Giro d'Italia 2024, le pagelle della prima settimana: Pogacar impeccabile, Caruso esemplare. E la crisi di Fabbro insegna

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Primo giorno di riposo del Giro d’Italia 2024 e primi bilanci. Dopo la prima settimana di gare, Tadej Pogacar è già il dominatore della classifica. Dalle salite alla cronometro, il campione sloveno è già riuscito a mettere una serissima ipoteca sul trionfo finale. Giro d’Italia 2024 tappa 10 del 14 maggio: percorso e altimetria Le pagelle della prima parte del Giro 10 a TADEJ POGACAR. Fa esattamente ciò che ci si aspettava da lui, sigillando il Giro con due arrivi in salita e una crono in una settimana. (Quotidiano Sportivo)

La notizia riportata su altri giornali

La maglia rosa risponde, prima in inglese e poi in sloveno, a tutte le domande che gli vengono poste, precisando subito che «Il Giro d’Italia è tutt’altro che finito. Mi aspetto ancora attacchi da parte dei miei avversari, la corsa è aperta e dobbiamo ancora affrontare le tappe più impegnative, basta guardare le salite degli ultimi otto giorni... (TUTTOBICIWEB.it)

Tadej e l’Italia, in particolare la cucina italiana, hanno una connessione incredibile. Quando a Oropa ha vinto la sua prima tappa al Giro ha dichiarato che la pasta è nettamente più buona di una vittoria. (Bicisport)

Scrivere nel giorno di riposo è sempre complicato soprattutto se il giorno prima è andata in scena una "piattona" senza troppi sussulti. Milan a questo giro non ce l'ha fatta, l'olandese Kooij, classe 2001, è stato più scaltro e al traguardo di Napoli in un Lungomare Caracciolo straripante è arrivato braccia al cielo per la prima volta in carriera nella Corsa Rosa. (newsbiella.it)

"Stavo pensando che oggi fosse una giornata un po’ più semplice. Però in realtà ogni giorno, soprattutto con la maglia rosa, tutti i tifosi urlano il mio nome per strada. Sentire il mio nome per 212 km è davvero pazzesco, oggi me ne sono reso conto. (CalcioNapoli24)

Queste le parole dello sloveno in conferenza stampa: “La prima settimana andata benissimo per me, in salita come a crono. (OA Sport)

Mi sono reso conto oggi che sentire il mio nome per 212 chilometri è davvero una cosa pazzesca". "Ogni giorno, soprattutto con la maglia rosa indosso, tutti i tifosi urlano il mio nome per strada. (Il Mattino di Padova)