L’invasione all’alba nelle case di Israele e il terrore di Hamas

Corriere della Sera ESTERI

Di Davide Frattini Missili sulle città, poi 300 miliziani islamici entrano nel Paese su camion, auto e ruspe. Oltre 200 morti, decine di rapiti. La risposta di Tel Aviv con bombardamenti sui grattacieli. Il ministro della Difesa: «A Gaza cambierà tutto per 50 anni» Fumo sopra Ashkelon, una città israeliana colpita dai razzi di Hamas (Reuters) DAL NOSTRO CORRISPONDENTE GERUSALEMME — I denti delle ruspe aprono uno squarcio, la barriera crolla nella polvere, un ponte levatoio sopra la sabbia su cui marciano le camionette, le moto, le auto trasformate in mezzi blindati. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Per gli israeliani un momento di raccoglimento, per i palestinesi la stessa ricorrenza della Guerra dello Yom Kippur del 1973. L'ambizione era identica, in quello che è già stato definito l'11 settembre dello Stato ebraico, con 200 morti e 1.100 feriti. (ilGiornale.it)

Pioggia di razzi su Israele Cosa è Hamas, cosa vuole ottenere il movimento e chi lo finanzia (Virgilio Notizie)

È stato un disastro, le difese del mitico esercito di Israele sono crollate. Tel Aviv e Gerusalemme sono finite nei rifugi. (ilGiornale.it)

• Sabato mattina intorno alle 7 Hamas ha avviato contro Israele l’operazione «Diluvio al-Aqsa», con il lancio di 5 mila razzi e incursioni di guerriglieri a Sderot, nel sud di Israele • L’attacco è stato rivendicato dal capo di Hamas, Mohammad Deif: «È il giorno della grande rivoluzione, abbiamo deciso di porre fine a tutti i crimini dell’occupazione» (Corriere della Sera)

Una delle immagini che ha più colpito è quella di alcuni miliziani di Hamas che utilizzano un improvvisato deltaplano motorizzato. Un tempo i palestinesi ricorrevano ai tunnel sotterranei per fare entrare armi all’interno. (ilmessaggero.it)

L’offensiva di ieri mattina è senza precedenti per mezzi, ampiezza e capacità immediata di infliggere a Israele perdite di vite umane (di civili), oltre che forti danneggiamenti. Benjamin Netanyahu non ha esagerato. (La Stampa)