Jole lascia per l'ultima volta la sua casa di Cosenza

Corriere della Calabria INTERNO

Anche questa mattina tantissimi a salutare per l’ultima volta la presidente Stampa articolo. Condividi su. . . . . COSENZA Un silenzio surreale accompagna l’uscita del feretro di Jole Santelli all’uscita della sua dimora cosentina di Via Piave.

Jole lascia per l’ultima volta la sua casa di Cosenza Stamane il feretro è uscito dall’abitazione della governatrice a via Piave.

È stato accompagnato nella chiesa di San Nicola dove è stata allestita la camera ardente. (Corriere della Calabria)

Ne parlano anche altri giornali

Mi diceva: ‘Voglio che la mia legislatura sia segnata da questa fabbrica di speranza per i giovani, per il lavoro e per il futuro. La fabbrica del futuro è quella della fantasia al potere che racconti di una terra dura e infelice e le grandi storie che la abitano. (CatanzaroInforma)

L’ambasciatore ha tuttavia inviato le sue condoglianze per il decesso del presidente della giunta regionale. Due le tappe, a Vibo e Mileto. (Il Vibonese)

“Con la presidente Santelli – ha detto ancora Boccia – avevamo ipotizzato un incontro, ma il Covid ci ha costretti a spostarlo più di una volta. È quanto affermato dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, arrivato oggi pomeriggio in Cittadella regionale a Catanzaro per testimoniare il cordoglio del Governo per la morte del presidente della Regione Calabria, Jole Santelli. (Zoom24.it)

E questo è "vincere la vita" anche quando può sembrare che non sia così». Era malata di tumore e fino all'ultimo giorno ha condotto una vita normale, parlando della malattia. (Donna Moderna)

Nel pomeriggio alle 16.30 l'ultimo saluto al quale dovrebbe partecipare anche il presidente del Consiglio GIuseppe Conte. La salma muoverà alle 10.30 dalla residenza di via Piave verso la chiesa di San Nicola (LaC news24)

«Jole Santelli era parte integrante delle istituzioni della Repubblica. «Con la presidente Santelli – ha detto ancora Boccia – avevamo ipotizzato un incontro, ma il Covid ci ha costretti a spostarlo più di una volta. (wesud)