Vaccini, il nuovo rapporto dell'Iss: “Protezione protratta nel tempo” - L'Unione Sarda.it

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I dati più recenti, relativi a un periodo compreso fra 105 e 112 giorni dalla prima dose del vaccino anti Covid-19, suggeriscono "una protezione protratta nel tempo".

Il nuovo rapporto si riferisce a circa 14 milioni di persone vaccinate con almeno una dose e arriva ad una valutazione a oltre 130 giorni dalla somministrazione della prima dose

"A partire dai 105-112 giorni dalla vaccinazione - si legge nel rapporto - si osserva una ulteriore riduzione del rischio di diagnosi, con un effetto simile negli uomini, nelle donne e in persone in diverse fasce di età". (L'Unione Sarda.it)

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Il rapporto aggiorna quello del 15 maggio scorso ed è anche questo frutto dell’analisi congiunta dei dati dell’anagrafe. La protezione indotta dai vaccini anti Covid-19 è "protratta nel tempo", anche se al momento non è possibile quantificare questa durata. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Inoltre si nota un aumento delle vaccinazioni con Comirnaty (Pfizer/BioNTech) e Vaxzevria (AstraZeneca) e l’inizio delle somministrazioni del vaccino Janssen (Johnson&Johnson). VirgilioNotizie | 06-06-2021 16:29 I risultati del rapporto da poco pubblicato danno conto più dettagliatamente degli effetti dei vaccini sul lungo periodo. (Virgilio Notizie)

Andrà fatto un percorso graduale, partendo dai contesti all'aperto, dove ci sono meno rischi di contagio, per poi passare al chiuso Proprio per questi motivi, confermati dai dati nazionali, il presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Cts Franco Locatelli in un'intervista a La Repubblica ha parlato di svolta. (iLMeteo.it)

Vaccini e riduzione di rischio. Riduzione del rischio di infezione, rispetto al periodo 0-14 giorni dalla prima dose. . Fonte: Istituto superiore di Sanità. Riduzione del rischio di diagnosi con successivo ricovero, rispetto al periodo 0-14 giorni dalla prima dose. (Open)

L'analisi dell'ISS si concentra però anche gli effetti sul lungo periodo, che nel precedente report di metà maggio non era ancora possibile verificare Lo studio conferma quanto emerso nel precedente report, ovvero che i rischi di infezione da Sars-CoV-2, ricovero, ammissione in terapia intensiva e decesso diminuiscano rapidamente dopo le prime due settimane e fino a circa 35 giorni dopo la somministrazione della prima dose. (Fanpage.it)

(Fonte Adnkronos) A quanto emerge dal report, “i rischi di infezione da SarsCoV2, ricovero, ammissione in terapia intensiva e decesso diminuiscono rapidamente dopo le prime due settimane e fino a circa 35 giorni dopo la somministrazione della prima dose”, mentre, dopo i 35 giorni, “si osserva una stabilizzazione di questa riduzione, che è di circa l’80% per il rischio di diagnosi, il 90% per il rischio di ricovero e di ammissione in terapia intensiva e il 95% per il rischio di decesso”. (il Fatto Nisseno)