Raffaele e Vincenzo, a Napoli le ultime due vittime sul lavoro

Avvenire INTERNO

Avevano 57 e 60 anni, entrambi muratori regolarmente assunti: lavoravano in due cantieri a Lettere e a Casalnuovo, e sono caduti. Il segretario campano della Cgil, Ricci: superato il limite di guardia (Avvenire)

Su altre fonti

Raffaele e Enzo morti sul posto di lavoro, doppio dramma nel Napoletano. Ieri mattina, i carabinieri della tenenza di Casalnuovo sono intervenuti presso la clinica villa dei fiori di Acerra. Vicenzo Coppola è morto presso un cantiere in viale dei Tigli a Casalnuovo. (Internapoli)

«Dottoressa, sono la sorella di Vincenzo: posso vedere mio fratello per l’ultima volta?». Sono raggelanti i dialoghi tra i parenti e i medici dell’ennesima vittima del lavoro che uccide, l’operaio edile Vincenzo Coppola, 60 anni, di Frattamaggiore, provincia di Napoli (ilmattino.it)

Il vescovo di Napoli: "Il lavoro è dignità, uno scandalo tutti questi morti" Il duro atto d'accusa della chiesa partenopea per le tragedie di Lettere e Casalnuovo (Ottopagine)

Se «il lavoro è il termometro più sensibile della dignità, del rispetto, della giustizia, del vivere civile», allora «non dobbiamo tacere, perché ogni vittima nei luoghi di lavoro è uno scandalo». (La Repubblica)

Morire di lavoro il giorno dopo il 1° maggio. È accaduto ieri mattina a Lettere, piccolo centro adagiato sulle colline dei monti Lattari, in un cantiere edile con panorama sul Castello medievale. (ilmattino.it)

Mentre l’Inail e il governo Meloni strombazzano una lunare «riduzione dei morti sul lavoro», le croci aumentano. (il manifesto)