Dopo la guerra al terrorismo ci sarà guerra alla Cina? Le tesi di Friedman (New York Times)

Startmag Web magazine ESTERI

Quando la Cina ci vendeva “beni superficiali”, non ci importava che il suo governo fosse autoritario, libertario o vegetariano.

L’America, al contrario, ha venduto alla Cina “beni profondi” – software e computer che andavano in profondità nel suo sistema, di cui aveva bisogno e che poteva comprare solo da noi.

Negli ultimi cinque anni, però, gli Stati Uniti e la Cina stanno inciampando su un sentiero di de-integrazione e forse verso un vero e proprio scontro. (Startmag Web magazine)

Se ne è parlato anche su altri media

Perché non è bastato un attentato, non sono bastati venti anni di conflitto e di occupazione in Afghanistan per andare avanti e cambiare pagina. Tutti ricordiamo cosa stavamo facendo venti anni, quel lontano 11 settembre 2001. (LA NOTIZIA)

Ma anche diritti quali la libertà di assemblea sono stati ristretti, sulla base della presunta natura eversiva di alcune manifestazioni». «Difficile dirlo, proprio perché le condotte contrarie ai diritti umani realizzate nell’ambito della lotta al terrorismo sono quasi sempre ammantate di segretezza e non sono quindi facilmente identificabili. (Gazzetta di Reggio)