Perché UniCredit non compra la banca russa: la strategia Orcel

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Secondo il piano preso in considerazione da UniCredit, la banca italiana avrebbe detenuto una partecipazione di controllo nell’attività combinata dopo l’IPO, ha affermato Orcel in una conferenza stampa venerdì.

Cosa ha detto l’ad sul piano russo e sulla strategia in UniCredit.

Intorno al gruppo milanese si sono infittiti di commenti dopo il no di Orcel a una potenziale offerta per il prestatore russo Otkritie. (Money.it)

La notizia riportata su altri media

Dopo aver valutato I’acquisto di quote di Otkritie, Orcel ha annunciato il ritiro La crisi frena Unicredit, ma la Russia seduce ancora le aziende Made in Italy di Andrea Greco. (La Repubblica)

L’istituto ferma l’Ipo su Otkritie per «la situazione geopolitica» mentre stringe accordi con Allianz sulla bancassicurazione.Stop alla campagna di Russia per la crisi ucraina, ma nessuna ritirata dal Paese, e rafforzamento dell’asse con i tedeschi di Allianz per la vendita di prodotti assicurativi (La Verità)

Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, l’amministratore delegato del gruppo milanese, Andrea Orcel, ha dichiarato che Unicredit ha «fatto i primi stage della due diligence» sull’istituto di credito controllato e messo in vendita dalla Banca centrale russa «ma, visto il contesto politico, abbiamo deciso di ritirarci» (La Stampa)

Il parco, situato nella parte orientale del paese, è attivo da 15 anni e ospita tre tigri adulte. La specie è considerata a rischio: nel mondo ne sono rimasti meno di 4mila esemplari. (LaPresse)

Orcel ha ribadito i "paletti" posti dal gruppo per valutare un'aggregazione, che deve 'accelerare quello che stiamo facendo e non far deragliare la nostra distribuzione di capitale' Per questo 'la barra per l'M&A e' alta perche' non deve distogliere l'attenzione dal cristallizare questo valore a meno che l'M&A non ne valga davvero la pena'. (Il Sole 24 ORE)

Uno studio del Bambino Gesù rivela che, a causa dello stress per le restrizioni e la vita sedentaria, durante la prima ondata i bimbi con la sindrome puberale precoce sono aumentati del 122%. Durante la pandemia (La Verità)