Bfp: riscossi i veri importi riportati nella tabella dietro al titolo non quelli dichiarati da Poste Italiane

InvestireOggi.it ECONOMIA

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C’è un’altra buona notizia riguardante i buoni fruttiferi postali.

Un’altra vittoria contro Poste Italiane. Il Collegio di Torino dell’Arbitro Bancario ha dato ragione a sottoscrittori di buoni fruttiferi postali (degli anni seguenti a luglio 1986) a riscuotere gli importi riportati nella tabella dietro i titoli e non i rendimenti più bassi dichiarati da Poste Italiane. (InvestireOggi.it)

La notizia riportata su altri media

La decisione dell’Arbitro ha affermato la prevalenza di quanto riportato sui buoni fruttiferi, rispetto alle modifiche apportate con decreto ministeriale in epoca antecedente alla sottoscrizione dei buoni, e senza che a nulla valesse, a tal fine, il timbro apposto da Poste in quanto questo prevede gli interessi dovuti esclusivamente per i primi venti anni di validità del titolo non dicendo nulla per gli interessi da corrispondersi in favore del risparmiatore per gli ultimi dieci anni. (Arezzo Notizie)

Poste Italiane non rimborsa quanto dovuto? Un altro caso sui buoni fruttiferi postali di Poste Italiane, un’altra storia a lieto fine per una risparmiatrice che si è vista corrispondere il dovuto. (Termometro Politico)

Per veder riconosciute le ragioni della propria associata, Adiconsum Oristano adiva quindi l’Arbitro Bancario Finanziario (ABF), che dava ragione alla nostra iscritta, condannando Poste a ricalcolare gli interessi sulla base di quanto riportato sul retro del buono fruttifero, per un totale di 8.475 euro. (Adinews)