Ma adesso ci vuole un altro domani

– La scommessa sui premi del David di Donatello è una delle più semplici perché ogni anno vi è un film faro la cui luce si vede da lontano. Naturalmente quest’anno ‘C’è ancora domani’ ha messo tutti d’accordo. In sala ha superato i 37 milioni (ma quando anche da noi si conterranno gli spettatori rendendo omogenei i dati nel tempo?) lasciando indietro film come Oppenheimer, Barbie, Wonka cioè i rappresentanti di tre generi amati dal pubblico che sulla carta non avrebbero avuto rivali italiani. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altri giornali

Paola Cortellesi si è macchiata di un peccato ignominioso a sinistra: il suo film ha avuto successo I David di Donatello l’hanno segata e hanno dato sollievo alla biliosi che da mesi imperversa. Il concetto è: “solo noi capiamo di cinema, la ggente no” (IlNapolista)

Dietro quella storia che gioca con il passato c’è infatti un incredibile personaggio di Pancalieri, il posto famoso per la menta: Giovanni Senestro, ciabattino per destino e rivenditore di giornali per caso (ma nel tempo libero anche operatore cinematografico al dopolavoro locale). (Corriere della Sera)

È stato accolto con successo al botteghino, venendo apprezzato dalla critica italiana ed estera per la regia e le prove recitative degli attori, oltre che per i temi affrontati legati alla cultura patriarcale, alla violenza di genere e ai diritti delle donne. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Che David sono stati questi di una 69esima edizione la cui diretta su Rai1 ha battuto ogni precedente record di spettatori? Da un punto di vista contenutistico, i due grandi vincitori di quest'anno, C'è ancora domani (6 David) e Io Capitano (7 premi) hanno proposto due temi - quello, diciamo così, neofemminista, di Paola Cortellesi e quello sui migranti di Matteo Garrone - che intercettano bene lo spirito del tempo con il relativo dibattito all'ordine del giorno. (ilGiornale.it)