Napoli, studenti applaudono durante scena morte Giancarlo Siani nel fi. Valditara: 'Farò luce'

Napoli, studenti applaudono durante scena morte Giancarlo Siani nel fi. Valditara: 'Farò luce'

Numerose le reazioni dopo che alcuni alunni di una scuola del Vomero, durante la proiezione del film Forapasc, hanno applaudito alla scena dell'omicidio del giornalista assassinato dalla camorra nel 1985. Paolo Siani, fratello di Giancarlo, ha scritto sui social: "Alla morte non si applaude, mai, per nessuno”. Il ministro dell’istruzione ha detto di voler immediatamente agire per capire quanto accaduto ascolta articolo Continua a far discutere quell’applauso scattato durante la proiezione del film Fortapasc, mentre scorrevano le immagini dell'omicidio del giornalista Giancarlo Siani per mano della camorra, da parte di un gruppetto di allievi dell'Istituto comprensivo del Vomero Amedeo Maiuri (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altri giornali

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente. (Virgilio Sapere)

A Napoli, un gruppo di studenti delle medie, durante la proiezione del film sul caro Giancarlo Siani, Fortapàsc, applaude nel momento in cui il giornalista viene ucciso da un killer inviato dalla camorra (Avvenire)

Tra i primi a commentare quanto avvenuto ovviamente c’è Paolo Siani, fratello di Giancarlo, che con poche parole ha detto che nessuno mai dovrebbe spiegare perchè non si applaude mai per la morte di un altro uomo, di nessun uomo. (ROMA on line)

Giancarlo Siani, l'ateneo Roma Tre gli dedica un'aula: «Icona per i nostri ragazzi»

In ogni caso gli alunni sono stati rimproverati, per questi eccessi, e torneremo a confrontarci con loro su questo». Ma non è stato l’unico, durante la proiezione del film. (napoli.corriere.it)

Il giornalista di inchiesta, per anni corrispondente de Il Mattino, fu ucciso dalla camorra nel 1985, per volere di Totò Riina, capo di (Secolo d'Italia)

È la quinta targa che l’Ateneo romano dedica a una vittima innocente di mafia grazie al progetto “Roma Tre contro le mafie" che prevede l’intitolazione di dodici aule. Da ieri l’Aula 2 del Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre è intitolata a Giancarlo Siani, il giornalista del Mattino ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985 a 25 anni. (ilmattino.it)