Morta Marida Lombardo Pijola, giornalista e scrittrice, la sua carriera

Dopo una lunga malattia, lascia il marito e tre figli

Lascia il marito e tre figli. Si è spenta Marida Lombardo Pijola all’età di 65 anni.

La giornalista pugliese aveva cominciato la sua carriera negli anni ’70 a Telebari, poi proseguito alla Gazzetta del Mezzogiorno e, negli anni ’90, è stata chiamata a Il Messaggero dove ha lavorato per quasi trent’anni.

Marida Lombardo Pijola ha lottato a lungo contro la malattia. (Quotidiano di Sicilia)

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La giornalista barese negli anni aveva lavorato per tante testate di prestigio - Gazzetta del Mezzogiorno e Messaggero per citarne alcuni - raccontando gli eventi di cronaca più importanti del Paese, tra cui gli attentati ai giudici antimafia Falcone e Borsellino. (BariToday)

E’ morta ieri sera dopo una lunga malattia Marida Lombardo Pijola, giornalista di lungo corso e di grande impegno civile, che nella sua carriera, cominciata a Bari, dove era nata il 2 aprile 1956 e proseguita a Roma, prima alla Gazzetta del Mezzogiorno, poi, per quasi trent’anni, al Messaggero e ultimamente al Corriere edizione Roma, si è occupata di cronaca, in particolare quella giudiziaria italiana. (Blitz quotidiano)

Dalla Puglia al Messaggero: è morta Marida Lombardo Pijola. Nel 1979 aveva preso al lavorare per il Quotidiano di Puglia poi, dopo sette anni di proficua gavetta, era approdata al Messaggero, dove è rimasta per 30 anni. (Notizie.it )

Tanto che nel 2010 è stata convocata dalla commissione Bicamerale per l’infanzia per riferire delle sue inchieste sulla condizione dei minori. Solo pochi mesi fa Marida Lombardo Pijola invitava i tanti amici alla presentazione rinviata causa Covid del suo ultimo libro, "L’imperfezione delle madri": "Sarebbe bellissimo vedervi, anzi guardarvi negli occhi oltre la mascherina", scriveva (RomaToday)

"È stata una bruttissima giornata, ho avuto l’esito dei controlli semestrali ed è tornato", mi aveva scritto in un messaggio neanche un anno fa. La scrittura per Marida era anche un impegno civile vissuto sempre dalla parte degli ultimi, dei più fragili, dei minori. (Repubblica Roma)

Fece epoca la sua grande inchiesta sull’adolescenza violata tra discoteche e scuole di Roma, da cui poi scaturì il libro d’esordio, storie di adolescenti che, all’insaputa dei genitori, si cambiavano d’abito e diventavano regine del ballo sui cubi nelle discoteche. (Telebari)