“Mio figlio si sentiva in trappola, non l’ho capito”: il dolore del padre di Riccardo Faggin, dalla bugia sulla laurea all’incidente mortale

Il Riformista INTERNO

Riccardo Faggin aveva detto in famiglia che martedì avrebbe discusso la sua tesi di laurea in Scienze Infermieristiche all’Università di Padova. Era tutto pronto per la festa: i vestiti, le bomboniere, il ristorante, il viaggio regalo in Giappone. “Voglio pensare che la sua morte possa insegnare comunque qualcosa ad altri genitori: con l’impegno di tutti si può proteggere anche chi è fragile”, ha detto il padre Stefano, titolare di un negozio di informatica, in un’intervista a Il Corriere del Veneto (Il Riformista)

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Le due vite di Riccardo Faggin, e quei segnali ignorati: “Dopo il lockdown non era più lo stesso” dal nostro inviato Paolo Berizzi Riccardo Faggin (ansa) (la Repubblica)

Affiderei il destino del Paese a Luisa e Stefano, di sicuro mi permetterei di suggerire a chi organizza corsi per genitori, di desistere dall’abitudine di invitare il sottoscritto o i suoi colleghi e di rivolgersi ai genitori di Riccardo. (Sky Tg24 )

Gli mancava un esame: Filosofia del nursing. Secondo i genitori il 26enne di Abano Terme doveva laurearsi quella settimana in Scienze Infermieristiche all’Università di Padova. (Open)

Caro papà e cara mamma di Riccardo, innanzitutto permetteteci di stringerci al vostro immenso dolore e di condividere con voi i sensi di colpa che avete dichiarato di provare. Riccardo vi aveva mentito, non era vero che stava per laurearsi, era rimasto indietro con gli esami, però con voi stava preparando la festa. (Avvenire)

La notizia dello studente universitario morto in un tragico incidente universitario, ha lasciato tutti molto scossi, soprattutto dopo le recenti rivelazioni. (Tecnica della Scuola)

Quasi 300 persone si sono ritrovate giovedì sera nella chiesa di Voltabrusegana (Padova), per l'abbraccio al padre Stefano, a mamma Luisa e al fratello. Il ritrovo, organizzato dai genitori, è stato soprattutto un modo per riunire tutte le persone che avevano conosciuto Riccardo: compagni di classe, maestri, amici, parenti e persino vecchi professori delle superiori. (la Repubblica)