Microsoft investe 1,5 miliardi dollari nell'IA degli Emirati

La Gazzetta del Mezzogiorno ESTERI

(ANSA-AFP) - DUBAI, 17 APR - Microsoft investirà 1,5 miliardi di dollari nella società di intelligenza artificiale G42 degli Emirati Arabi Uniti, assumendo una quota di minoranza e un posto nel consiglio di amministrazione. L'accordo arriva pochi giorni dopo che il colosso statunitense ha dichiarato che avrebbe investito 2,9 miliardi di dollari nell'intelligenza artificiale giapponese. Microsoft è diventata un attore importante nel settore dell'intelligenza artificiale con la partnership con OpenAI, produttore di ChatGpt, superando anche Apple come la più grande azienda al mondo per capitalizzazione di mercato. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La notizia riportata su altri media

Come è noto gli Stati Uniti hanno chiesto a Israele di non rispondere in modo cruento e diretto all'Iran, ma il governo Netanyahu non vuole arretrare e di fatto ha già annunciato che la risposta arriverà senza preavviso: "L'Iran deve attendere nervosamente il nostro attacco". (Liberoquotidiano.it)

Da parte del G7, la comunicazione arriva dal vertice dei ministri finanziari e dei governatori delle banche centrali: “Ribadiamo la condanna all'attacco senza precedenti contro Israele da parte dell'Iran. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

TEL AVIV- L’Iran minaccia di attaccare i siti nucleari israeliani in caso di “aggressione” da parte dello Stato ebraico. Lo annunciano i pasdaran, secondo quanto riferisce la Tass. “Teheran riconsidererà la sua politica nucleare se Israele minaccerà gli impianti nucleari iraniani”. (Livesicilia.it)

La maggior parte dell’opinione pubblica israeliana appare contraria a una rappresaglia contro Teheran, con una maggioranza addirittura di tre quarti della popolazione n… (la Repubblica)

Israele ha invece una forza aerea potente e moderna, supportata dagli Usa In caso di guerra, il conflitto tra i due Paesi si consumerebbe nei cieli. (ilGiornale.it)

L'indiscrezione e la volontà degli Usa sull'Iran Israele potrebbe aver ottenuto il via libera da parte dell’amministrazione Biden all’operazione militare su Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. In cambio, Benjamin Netanyahu, premier capo del gabinetto di guerra israeliano, dovrebbe rinunciare ad attaccare l’Iran. (Virgilio Notizie)