Nel “Dna spazzatura” si possono nascondere mutazioni legate ai tumori

Sky Tg24 SALUTE

Fino a qualche tempo fa il cosiddetto “Dna spazzatura” (o junk Dna), cioè quello che non contiene le istruzioni per produrre proteine, è stato considerato negli ambienti scientifici come poco utile per il buon funzionamento dell’organismo umano.

Gli specialisti, grazie a sofisticate tecniche di sequenziamento genetico applicate proprio al neuroblastoma, hanno dimostrato che il proprio il “Dna spazzatura” potrebbe perfino custodire le radici di quei tumori di cui ancora non si sono scoperte le cause genetiche. (Sky Tg24 )

La notizia riportata su altri giornali

Utilizzando la Next Generation Sequencing, tecniche di sequenziamento del Dna molto avanzate, gli studiosi hanno osservare che nel "Dna spazzatura" sono presenti mutazioni che possono portare allo sviluppo di un tumore. (Napoli Fanpage.it)

Il resto – il 98 per cento circa – era stato ribattezzato junk DNA, DNA spazzatura, perché tradizionalmente considerato inutile. “Finora, il 98 per cento del genoma è stato trascurato: i nostri risultati permettono di guardare a questa porzione del DNA come a un terreno da esplorare”. (Le Scienze)

Inoltre, nuove ricerche potranno, sulla base di questi risultati, sviluppare terapie nuove, più mirate e meno invasive per quei pazienti affetti dagli stadi più aggressivi e resistenti alle terapie classiche". (La Repubblica)

Oggi si sa che la porzione del genoma umano Junk porta con sé regioni essenziali per la regolazione a distanza della funzione dei geni. Tali risultati avevano anche messo in evidenza che il numero di tumori colpiti da queste mutazioni geniche è basso (circa l’8%). (La Repubblica)

“Questo lavoro aggiunge un importante tassello alla conoscenza del Dna ‘spazzatura’, che alla luce di questi nuovi risultati, sembra tutt’altro che un elemento inutile e da buttare, ma un nuovo terreno da esplorare“, aggiunge Capasso. (Il Fatto Quotidiano)

Il sistema computazionale sviluppato dalla scienziata è stato allenato a predire in quale misura ogni sequenza di DNA possa influenzare l'espressione genica. Le mutazioni nelle regioni di DNA che codificano per le proteine sono responsabili al massimo del 30% dei casi di autismo negli individui senza una storia famigliare di questa condizione. (Focus)