Niente scacco Covid, S&P alza outlook sull’Italia: decisiva l’azione Bce e il Recovery Fund

Finanzaonline.com ECONOMIA

L’agenzia di rating ha rivisto l’outlook portandolo a stabile da negativo e ha confermato i suoi rating di credito sovrano in valuta estera e locale a lungo e breve termine a ‘BBB / A-2’.

A convincere l’agenzia di rating a migliorare l’outlook sono le misure economiche intraprese per contrastare la crisi dal governo italiano, dalla Bce e dall’Unione europea.

“Nonostante le incertezze macroeconomiche, queste misure offrono alle autorità italiane un’opportunità per riavviare la crescita economica e per invertire il deterioramento dei risultati di bilancio”, rimarca S&P. (Finanzaonline.com)

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(Teleborsa) -mantenere, a BBB, e rivede l'outlook da negativo a stabile.Secondo l'agenzia di rating ilitaliano non tornerà ai livelli del 2019 sino al 2023. "Allo stesso tempo, l'agenzia di rating ha valutato con favore la decisione di utilizzare a pieno gli strumenti messi a disposizione dal, al quale l'Italia ha dato un contributo sostanziale sin dalla sua ideazione. (Teleborsa)

Un coordinamento di fatto — anche se non formalizzato –—tra politica monetaria e politica fiscale. La buona notizia è che il piano, il ministro Speranza – perlomeno stando alle informazioni pubblicate venerdì da questo giornale - ce l’ha. (Corriere della Sera)

Al punto che “in assenza di un significativo peggioramento dei costi di finanziamento, l’Italia pagherà meno in termini di costo del debito quest’anno e nel 2021-2023 di quanto abbia pagato nel 2019″. Ma avverte anche che “la ripresa dei contagi in Italia e fra i suoi partner commerciali “comportano rischi al ribasso per queste stime”. (Il Fatto Quotidiano)

La decisione di S&P conferma lo scenario ipotizzato di ritorno dello spread nel range 100/120 punti base entro fine anno", ha concluso Cesarano. S&P Global Ratings ha confermato il rating BBB dell'Italia, ma ha migliorato l'outlook da negativo a stabile. (Milano Finanza)

- Il debito pubblico italiano, proiettato verso il 158% del Pil, si è presentato all'appuntamento con la pagella di S&P col vento in poppa. A metà mese ha collocato triennali con rendimento negativo e, per la prima volta nella storia, a cedola zero. (la Repubblica)