Covid, da lunedì 25 gennaio gli over 80 della Tuscia potranno prenotare il proprio vaccino

Civonline SALUTE

Alle ore 16 di oggi le persone residenti nella Tuscia che hanno ricevuto il vaccino sono 6.240, di cui 1.659 sono i cittadini con età superiore agli 80 anni.

Oltre alle sedi già operative presenti negli ospedali di Belcolle, Civita Castellana, Tarquinia ed Acquapendente, proprio da lunedì 1 febbraio entreranno in funzione ulteriori cinque punti: nelle case della salute di Bagnoregio e Soriano nel Cimino, nel presidio ospedaliero Sant’Anna di Ronciglione, alla Cittadella della salute di Viterbo e presso il poliambulatorio di Bolsena (Civonline)

Ne parlano anche altre fonti

Da lunedì 25 gennaio le persone con età pari o superiore ad 80 anni potranno prenotare il proprio vaccino anti Covid sul portale SaluteLazio, sarà sufficiente il codice fiscale. È l’annuncio pubblicato sul portale della Regione dedicato alla salute e anticipato dall’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato. (Romasette.it)

Le prenotazioni potranno esser fatte per il periodo temporale dal 1° di febbraio al 31 di marzo. Gli obiettivi sono correlati alla disponibilità delle dosi di vaccino e potranno subire modifiche secondo le consegne”. (Castelli Notizie)

Il suo è un compito delicato per due ragioni, dice la dottoressa Marra, la delicatezza dello stoccaggio del farmaco, che richiede di essere congelato a circa 80 gradi e la distribuzione ai vari ambulatori della provincia. (Telestense)

Per il Codacons «è di tutta evidenza che sia indispensabile, necessario e doveroso approfondire la vicenda, non solo e soprattutto nell’ottica di tutela della salute ma anche nell’ottica di trasparenza nei confronti della collettività». (Corriere Romagna)

Moratti: “Vaccini in base al Pil”. Letizia Moratti ha inviato una lettera al commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri chiedendo che per la ripartizione delle dosi siano considerati quattro diversi parametri: densità abitativa, esposizione al virus, mobilità e contributo regionale al Pil nazionale. (Prima Monza)

A spiegarlo, l’Aifa:. Le eventuali reazioni avverse ai vaccini covid dovranno essere segnalate al medico di famiglia, al centro vaccinale, al farmacista o alla Asl di riferimento. La segnalazione può essere effettuata non solo da chi dovesse avvertire reazioni avverse, ma anche da chi sia testimone delle stesse, che si tratti di operatori sanitari o cittadini. (Napoli.zon)