Elezioni, la grande ressa dei candidati. Tensione alle stelle in casa Pd

Corriere INTERNO

Ma di sicuro non basterà a placare gli animi agitatissimi dei potenziali candidati del Pd in vista del voto del 25 settembre.

«C’è grande soddisfazione perché il Pd ha seguito l’Agenda Draghi e approvato tutte le questioni che avevamo sollevato», gongola il responsabile bolognese, Marco Lombardo

C’è poi la (quasi) certezza di qualche posto riservato agli alleati e la possibilità dell’arrivo di qualche big nazionale. (Corriere)

Ne parlano anche altre fonti

Sul versante opposto, è altamente probabile che tornerà a correre nella sua Milano Silvio Berlusconi, anche lui al Senato. Stessa città e stessa camera, secondo i rumors, anche per Matteo Salvini, Ignazio La Russa e Daniela Santanche’. (StatoQuotidiano.it)

Pare che al momento abbia accettato di prendere questo posto e correre con il simbolo del Pd, Luigi Di Maio. La trattativa con il leader di Italia Viva è ancora aperta, anche se con poche speranze: “Matteo Renzi è un signore che ha fatto un governo politico col M5s. (Il Fatto Quotidiano)

Il che, tradotto in soldoni, significa che ci saranno meno posti a tavola per i candidati espressi dalle correnti dem. Poi, siccome il segretario Pd ha fatto della pazienza la sua cifra ha cercato subito di ricucire. (Corriere della Sera)

Il nostro della Camera è considerato conquistabile, anche se non ottimo, e potrebbe essere messo sul tavolo della nuova alleanza. Pd e alleati puntano a oltre la metà dei posti disponibili, ma quelli davvero sicuri non sono mai stati così pochi (LA NAZIONE)

E’ però al momento molto difficile che ci siano spazi per lui, nonostante sia da anni in ottimi rapporti con Enrico Letta e non solo. Il collegio Prato, Pistoia e Mugello della Camera è considerato conquistabile, anche se non ottimo, e potrebbe essere messo sul tavolo della nuova alleanza. (LA NAZIONE)