Carige, ecco perché Malacalza vuole processare la Bce

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Salvo poi concorrere a distruggerli con “comportamenti e con l’emanazione di provvedimenti contraddittori, impositivi di misure ingiustificate, sproporzionate”.

Ora ci pensa la famiglia Malacalza, già azionista di riferimento di Banca Carige, a presentare il conto alla Bce, richiedendo un risarcimento danni di 875 milioni di euro (870 per Malacalza Investimenti srl e 5 per Vittorio Malacalza).

In particolare:. (Startmag Web magazine)

Su altri media

Malacalza Investimenti e Vittorio Malacalza hanno chiesto alla Corte di Giustizia della Ue di condannare la Bce a risarcirli per un danno stimato complessivamente oltre gli 875 milioni di euro per le "omissioni di interventi doverosi" e le "positive condotte pregiudizievoli" attinenti all'esercizio delle sue funzioni di vigilanza su Banca Carige (La Repubblica)

Ora Carige fa capo al Fondo interbancario di tutela dei depositi (all’80%). (Il Sole 24 ORE)

Secondo i ricorrenti la banca centrale, all’epoca ancora guidata da Mario Draghi, è responsabile di “omissioni di interventi doverosi” e di “positive condotte pregiudizievoli” attinenti all’esercizio delle sue funzioni di vigilanza su Banca Carige (Il Fatto Quotidiano)

Il ricorso rileva in primo luogo "che la Banca centrale europea abbia concorso a determinare una rappresentazione della situazione e delle prospettive di Banca Carige, nell'affidamento della quale gli azionisti hanno investito ingenti risorse nell'acquisto di azioni Carige e nella sottoscrizione e versamento di aumenti di capitale" (Il Sole 24 ORE)