Migranti: Carola Rackete, 'Chi salva vite in mare non va perseguito, verdetto importante'

Liberoquotidiano.it INTERNO

"La Corte di Cassazione - scrive - ha confermato che non mi avrebbero dovuto arrestare per aver salvato delle vite.

Questo è un verdetto importante per tutti gli attivisti che si occupano di salvare vite in mare".

E aggiunge che l'Unione europea dovrebbe riformare le direttive contro i "crimini si solidarietà".

Palermo, 17 gen. (Adnkronos) - "Chi aiuta le persone in difficoltà non andrebbe perseguito". (Liberoquotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altri media

In seguito alla manovra per approdare nel porto, la Sea Watch aveva anche leggermente urtato una motovedetta della Guardia di finanza. Anche se la Cassazione avesse ribaltato la decisione del gip accogliendo il ricorso, comunque, Rackete sarebbe rimasta in libertà. (Fanpage.it)

Inoltre, dalle parole della Rackete è possibile scorgere la propria critica agli attuali meccanismi europei in materia di immigrazione. “La corte suprema italiana – ha scritto Carola Rackete sul suo profilo Twitter – Ha confermato che io non dovevo essere arrestata nello scorso mese di giugno per aver salvato vite. (il Giornale)

Così Rackete ha commentato la decisione della Cassazione che ha respinto il ricorso dei Pm di Agrigento. E ha aggiunto: «Vedremo adesso se la Procura di Agrigento darà seguito a questa pronuncia della Cassazione o se andrà avanti su questa sua tesi». (Il Sole 24 ORE)

"La Cassazione ha confermato oggi che non avrei dovuto essere arrestata a giugno per aver salvato delle vite. Un abbraccio affettuoso a Matteo Salvini e Giorgia Meloni. (Liberoquotidiano.it)

È stato respinto dalla Cassazione il ricorso della Procura di Agrigento contro l'ordinanza che lo scorso 2 luglio ha rimesso in libertà Carola Rackete, la comandante della nave Sea watch3 approdata a Lampedusa forzando il blocco. (Ticinonews.ch)

Confermata l'ordinanza di scarcerazione. La Ong su Twitter: "Torniamo in mare". (Il Messaggero)