La polvere del Sahara ha colorato di rosso anche le Alpi: ma quali sono i suoi impatti?

Ohga! ESTERI

La polvere del Sahara che ha invaso mezza Europa fa male alla salute e all’ambiente? Come mai si verifica questo fenomeno che ha colorato di rosso perfino la neve delle nostre Alpi? Non chiamiamola "sabbia" Quando parliamo di polvere del Sahara immaginiamo le dune di sabbia dorata del deserto, che a un certo punto il vento solleva portando fino a noi. In realtà non avviene proprio così. La maggior parte delle polveri, così sottili e leggere da riuscire a galleggiare nell’aria per giorni, provengono da vere e proprie depressioni che un tempo, migliaia di anni fa, erano laghi. (Ohga!)

Su altri giornali

Da giorni Atene è stata avvolta da una nube di polvere e sabbia dal Sahara che ha reso il cielo arancione. (Fanpage.it)

“Atene si è trasformata nel pianeta di Marte” e “tra poco sul Partenone spunteranno i dromedari”: sono questi alcuni dei commenti che spopolano sui social greci, da quando nel pomeriggio di ieri la capitale e diverse regioni del Paese sono state ricoperte da uno spesso strato di polvere del Sahara, a seguito di uno dei peggiori episodi di questo genere che hanno interessato il Paese dal 2018. (Il Fatto Quotidiano)

– Atene avvolta dalla sabbia del Sahara. Il fenomeno ha iniziato a diradarsi già oggi: secondo le previsioni meteorologiche, i venti stanno ora spingendo la polvere africana a est. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Dalle colonne di marmo del Partenone, all’antica agorà romana, i principali monumenti di Atene sono stati inghiottiti dalla sabbia, con tutta la città avvolta da una foschia arancione che ha evocato scenari apocalittici. (Virgilio Notizie)

Le autorità greche avvertono che le concentrazioni di polvere possono ridurre la luce solare e la visibilità mentre i crescenti livelli di particelle fini di inquinamento pongono rischi per la salute. La polvere del Sahara ha colorato i cieli della Grecia e della capitale Atene di una foschia giallo/arancione che inquina l’aria mettendo in pericolo chi ha problemi respiratori. (Icona Clima)

“Il fenomeno è dovuto alle concentrazioni di polvere africana e alle particolari condizioni climatiche: i venti meridionali si sono incontrati con correnti più fredde provenienti da nord, facendo sì che la polvere salisse con l’aria calda fino a due chilometri d’altezza e vi rimanesse. (RSI.ch Informazione)