Addio a Franco Cerri, tocco swing di un chitarrista jazz

Del resto è impossibile non averlo a cuore perché Cerri – come sa chiunque lo abbia conosciuto e/o sentito la sua musica – aveva in sé riunite, con grande naturalezza, molte doti umane e musicali: eleganza, classe strumentale, intelligenza arguta ed ironia (anche

È morto a 95 anni a Milano il chitarrista, contrabbassista e compositore Franco Cerri.

Immediato il compianto e il ricordo per un artista presente sulla scena del jazz (e della musica) italiana ed europea fin dal 1945 e attivo fino ad una manciata d’anni fa. (Il Manifesto)

Ne parlano anche altri media

Nel 2015 registrò addirittura un disco con alcuni musicisti marchigiani, dal titolo “Franco Cerri in one, two, three Quartet”. Tante le serate e le emozioni che Franco Cerri ha regalato al pubblico marchigiano (Corriere Adriatico)

Nel 1975 Cerri e Sellani avevano anche condotto assieme la trasmissione “Angeli e cornacchie”, tre puntate dirette dal noto regista televisivo Enzo Trapani Addio al maestro Franco Cerri, celebri le sue collaborazioni col senigalliese Renato Sellani Il grande jazzista è scomparso a Milano (Senigallia Notizie)

Il rapporto professionale più longevo, quello con il pianista Enrico Intra, con il quale ha fondato a Milano la Civica Scuola di Jazz. Incontrò poi Django Reinhardt, con cui suonò in trio, mentre nel 1950 dall’incontro con il sassofonista Flavio Ambrosetti nacque il primo Franco Cerri Quintet. (L'Arena)

«Chitarrista jazz di fama internazionale, da Milano è entrato nelle case di milioni di italiani grazie alla sua straordinaria bravura e simpatia Un linguaggio espressivo riconoscibile al volo, l’entusiasmo rimasto intatto negli anni e la voglia di inseguire sempre nuovi progetti caratterizzavano la personalità di Franco Cerri, scomparso lunedì a Milano, la sua città natale, all’età di 95 anni. (Corriere Milano)

Ai più era noto anche come il famoso “uomo in ammollo” di una vecchia pubblicità televisiva. “Abbiamo suonato insieme per mezzo secolo – racconta Intra – abitando insieme questo mondo del suono cui mancherà un ottimo docente di chitarra, perché Franco riusciva a cominciare tutta la sua esperienza e personalità d’uomo, era molto comunicativo, disponibile, educato, civile, umano, quelle belle doti che dovrebbero avere tutti quanti, era fortunato chi lo frequentava e quindi anche gli studenti” (Quotidiano del Sud)

A ricordarlo, tra gli altri, il figlio Nicolas che in un post su Facebook pubblica la foto di 3 chitarre e scrive: "Le sette note e le tre chitarre salutano con tanto affetto Franco Cerri, grande musicista e grande uomo AGF Franco Cerri. (AGI - Agenzia Italia)