"Hitlerson" e cori antisemiti, la Lazio dispone il daspo a vita per 3 ultras

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La oramai celebre maglietta numero 88 con la scritta "Hitlerson" e i cori antisemiti provenienti dalla Curva Nord sono stati, purtroppo, due degli episodi che hanno maggiormente catalizzato l'attenzione dei media nel recente derby tra Roma e Lazio. Senza considerare gli scontri tra le due tifoserie, che hanno reso ancora più teso un evento già di per sé particolarmente sentito nella Capitale. Cosa è accaduto La domenica di festa della Lazio, che per la prima volta dopo la stagione 2011-2012 è riuscita a prevalere nella stracittadina tanto nel girone di andata quanto in quello di ritorno, è stata macchiata da una serie di episodi, di cui si è resa protagonista proprio la tifoseria biancoceleste, che hanno purtroppo fatto scivolare in secondo piano l'avvenimento sportivo. (ilGiornale.it)

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Con un comunicato ufficiale la Lazio ha annunciato i provvedimenti presi per i tifosi protagonisti di antisemitismo durante il derby contro la Roma della scorsa domenica. Va sottolineato, però, che non si tratta di un Daspo, ma dell'applicazione del codice etico che prevede anche simili misure per le azioni più gravi. (ItaSportPress)

La Lazio stavolta sceglie la linea dura. Durante il derby con la Roma aveva fatto scalpore la presenza di un tifoso laziale con una maglia particolare. (Viola News)

Il club di Claudio Lotito, attualmente al secondo posto in serie A dopo la vittoria nel derby con la Roma, ha esplicitato attraverso il proprio sito il bando dallo stadio Olimpico per i tre tifosi accusati di comportamenti antisemiti. (Sky Tg24 )

Importante novità riferita dall’ANSA relativamente al derby di domenica scorsa tra Lazio e Roma. Il tifoso biancoceleste, cittadino tedesco, che durante il derby ha indossato sugli spalti la maglia Hitlerson è stato punito con un Daspo di 5 anni. (Cagliari News 24)

È la decisione del club biancoceleste di Claudio Lotito, dopo che un tifoso tedesco si è presentato in tribuna Monte Mario con la maglia “88 Hitlerson” e altri supporters che hanno fatto il saluto romano. (Il Fatto Quotidiano)

Anche perché il breve soggiorno romano del tifoso laziale made in Germany, denunciato dalla Digos per aver indossato la t-shirt con la scritta «Hitlerson» («figlio di Hitler») con il numero 88 - in riferimento sia all’ottava lettera dell’alfabeto, «h», con il richiamo al saluto Heil Hitler, sia all’età del soggetto, 35 anni -, potrebbe essere legato a quello che è successo domenica durante il derby all’Olimpico: ai cori antisemiti della Curva nord, ai saluti romani fatti da 2 rumeni, nonché alla presenza di gruppi di ultrà arrivati da altre nazioni (soprattutto Inghilterra e Polonia) per appoggiare il tifo laziale. (Corriere Roma)