L'esercito francese uccide il leader di Al-Qaeda nel Maghreb Islamico
Il leader di Al-Qaeda nel Maghreb Islamico (AQIM), Abdelmalek Droukdel, è stato ucciso dall'esercito francese in Mali; la notizia è stata confermata con un tweet dal Ministro della Difesa francese, Florence Parly, che ha anche annunciato la cattura di alcuni stretti collaboratori del leader qaedista.
Nel 2004 il jihadista diventava comandante del Gruppo Salafita per la Predicazione e il Combattimento (GSPC), rimpiazzando Nabil Sahraoui, ucciso in uno scontro a fuoco con l'esercito algerino. (ilGiornale.it)
La notizia riportata su altri media
Parigi non fornisce dettagli, limitandosi a parlare di una operazione nel nord del paese in cui il comandante jihadista è rimasto ucciso assieme ad alcuni suoi miliziani. L’uomo che Osama bin Laden aveva incaricato di aprire il nuovo fronte di Al Qaeda in Africa è morto. (la Repubblica)
L’annuncio è arrivato dalla Francia: è stato ucciso il leader di al-Qaeda nel Nord Africa, Abdelmalek Droukdel, in un’operazione in Mali. Capo di al-Qaeda in Nord Africa ucciso dai francesi. Il terrorismo di al-Qaeda, sebbene ormai offuscato prima dall’avanzata dell’IS, poi dal dominio della pandemia, è ancora un pericolo pronto a riesplodere in Paesi tutt’altro che pacificati, quali gli Stati del Nord Africa. (Money.it)
Droukdal, aggiunge, «membro del comitato direttivo di Al Qaeda, era al commendo dell'insieme dei gruppi in Africa del Nord e nell'area del Sahel, di cui Jnim, uno dei principali gruppi terroristi attivi in Sahel». (Il Mattino)
L'algerino Abdelmalek Droukdal, considerato il leader di Al Qaeda in Maghreb, è stato ucciso da forze francesi nel nord del Mali, vicino alla frontiera algerina: lo ha annunciato su Twitter la ministra della Difesa francese, Florence Parly, confermando anticipazioni giunte all'Afp. (La Stampa)
Droukdal, aggiunge, «membro del comitato direttivo di Al Qaeda, era al commendo dell'insieme dei gruppi in Africa del Nord e nell'area del Sahel, di cui Jnim, uno dei principali gruppi terroristi attivi in Sahel». (Il Messaggero)
