Mercato auto, è crisi nera: vendite in calo dell'86% a marzo

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leggi anche Mercato auto, gli italiani preferiscono il GPL. “Dal governo misure insufficienti”. Il presidente di Federauto è intervenuto in prima persona per presentare e commentare i numeri.

Mercato auto in crisi nera a causa del coronavirus, nel mese di marzo è stato registrato un calo epocale delle vendite che ha sfiorato il 90%.

Nel mese di marzo si è registrato un calo dell’86% nelle vendite con le immatricolazioni vicine allo zero. (Money.it)

La notizia riportata su altre testate

Dall’inchiesta congiunturale condotta dal Centro Studi Promotor a fine marzo sui concessionari emerge un quadro assolutamente allarmante. Crollo mercato auto, lo si temeva è arrivato. (QN Motori)

Era purtroppo facile immaginare che il mercato dell’auto avrebbe sofferto in modo straordinario l’impatto del coronavirus e del lockdown che ne è stata conseguenza. Insomma, quello che è successo a febbraio in Cina – primo Paese ad aver "chiuso" a causa del contagio – è accaduto anche da noi: il mercato dell’auto non c’è più. (Quattroruote)

Il mercato auto in Italia a marzo è stato azzerato dal Coronavirus. Leggi anche: Stop alla produzione, in Europa persi 1,2 milioni di auto in 16 giorni. Ultima modifica: 2 aprile 2020 (QN Motori)

Un dato che fotografa alla perfezione, il crollo del volume di lavoro delle concessionarie, e che va oltre ogni più negativa previsione. Il numero delle vendite del mese di marzo è a dir poco preoccupante con una flessione, rispetto all'anno scorso dell'86%. (Fanpage.it)

In particolare, lo studio rivela che fino all’8 marzo (giorno in cui è stata chiusa la Lombardia), il mercato dell’usato è riuscito a reggere. La settimana dal 9 al 15 marzo si è registrato un calo del 28%, dal 16 al 22 marzo del 55% e dal 23 al 29 marzo del 62%. (ClubAlfa.it)

Un crollo verticale, conseguenza dei provvedimenti di blocco totale contro il Coronavirus, che hanno svuotato i concessionari italiani. In quello peggiore, ovvero che si resti fermi tutta l’estate e si riparta a settembre, non supererebbero quota 1,1 milioni. (Il Fatto Quotidiano)