Caltagirone e Del Vecchio, un piano e nuovi manager per prendersi Generali

La Repubblica ECONOMIA

In attesa di conoscere qual è il piano industriale alternativo del patto che riunisce insieme Caltagirone, Leonardo Del Vecchio (6,6%) e la Fondazione Crt (1,6%), gli investitori storcono il naso perché le battaglie tra gli azionisti di solito danneggiano le aziende

Le dimissioni dal consiglio di amministrazione di Generali di Francesco Gaetano Caltagirone, che della compagnia è il secondo azionista con l’8,04%, fanno scivolare le azioni che ieri in Borsa hanno perso l’1,52% a 18,4 euro, o 29,1 miliardi di capitalizzazione. (La Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

Francesco Gaetano Caltagirone (a sinistra) e Philippe Donnet alla fine dell'assemblea di Generali del 2017 - Reuters. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . . Con le dimissioni di Francesco Gaetano Caltagirone si alza il livello dello scontro sul futuro di Assicurazioni Generali, la più grande compagnia assicurativa italiana. (Avvenire)

Tutto il resto è contorno, di volta in volta ammantato da spiegazioni giuridiche, pareri super partes, cacciatori di teste anglofoni e consulenti per la comunicazione. La questione è quindi elementare: chi ha investito una montagna di capitale proprio - Caltagirone e Del Vecchio - vuole avere voce in capitolo. (ilGiornale.it)

Nessuno esclude che Bardin – l’ad di Delfin “occhi” e “orecchie” di Del Vecchio dentro le Generali – possa prossimamente seguire l’esempio di Caltagirone ed uscire dal cda Da una parte il consiglio di amministrazione che – col supporto di Mediobanca – vuole riproporre l’attuale ad, Philippe Donnet. (La Stampa)

Con le dimissioni dal consiglio, dai comitati e dalla vicepresidenza, dunque, Caltagirone intende risolvere una situazione di carico di «responsabilità senza informazioni». Il perché lo ha spiegato nelle tre pagine della lettera che ha inviato alla società alle ore 21 di giovedì 13 gennaio. (ilGiornale.it)

E nello stesso tempo, la bella addormentata da scuotere, la compagnia assicurativa che ha sprecato troppe occasioni per dare la zampata al mercato europeo, prendendosi il posto che potrebbe avere (più importante di quello che ha), insomma, una macchina da guerra potenziale, che però non marcia a pieni giri (La Repubblica)

Francesco Gaetano Caltagirone lascia la vice presidenza e il board del Gruppo Generali, la più grande società italiana di assicurazioni con un fatturato di oltre 92 miliardi di euro. Generali, Gaetano Caltagirone esce dal Cda: una strategia per il futuro? (Virgilio Notizie)