L'inventore dell'Amuchina? È un ingegnere elettrotecnico nato ad Altamura a fine Ottocento

La Repubblica ECONOMIA

Lo brevettò come "Amuchina", e poi lo cedette per dedicarsi ad altro.In quegli anni De Nora frequentava l'università - con l'obiettivo di laurearsi in Ingegneria elettrotecnica al Politecnico - e furono gli stessi docenti a spronarlo per mettere a frutto le sue ricerche su cloro e soda caustica.

Nonostante il cognome di Oronzio sia strettamente legato a Milano, la traccia De Nora resiste, ad Altamura: a suo padre Michele (era un ingegnere civile) è tuttora intitolata una scuola di istruzione superiore. (La Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Una salto di qualità che permette a De Nora di diventare la prima azienda italiana ad entrare nel mercato giapponese. La svolta nel 1969, quando De Nora brevetta uno standard nell’industria chimica, la tecnologia Dsa. (ScienceCuE)

Dopo aver venduto il brevetto, nel 1924 fondò una ditta di realizzazione di impianti per la produzione di cloro e soda caustica. Si chiamava Oronzio De Nora ed era un ingegnere elettrotecnico e genio delle applicazioni della chimica nell'industria. (BariToday)

Tanto che a Vittorio De Nora è intitolato dal 1971 il premio «The Vittorio de Nora Award», assegnato ai contributi più significativi nel campo dell’ingegneria e della tecnologia elettrochimica. Come racconta l’aneddotica della famiglia De Nora, per lui il padre coniò il motto «Durantes vincunt». (La Gazzetta del Mezzogiorno)