Suicidio assistito, il costituzionalista Mirabelli: "Legittimo il ricorso del governo, serve una legge"

Secolo d'Italia INTERNO

Oltre le barricate ideologiche sul fine vita. La decisione del governo di impugnare al Tar regionale le delibere dell'Emilia Romagna per l'attuazione del suicidio medicalmente assistito ha scatenato l'inevitabile protesta dei 5Stelle. Che, insieme alla sinistra doc, grida allo scandalo e ai 'pericolosi' passi indietro della maggioranza sui diritti. (Secolo d'Italia)

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Ad innescare questo duello le regole operative che l’Emilia-Romagna si è data a febbraio per sopperire a un vuoto normativo sul suicidio assistito. Contro la Regione guidata da Stefano Bonaccini il governo, con la presidenza del Consiglio e il ministero della Salute, ha presentato un ricorso al Tar per bloccare le delibere della Giunta che individuavano, fra le altre cose, le linee guida per le aziende sanitarie locali, con iter e tempi per le eventuali richieste di suicidio medicalmente assistito. (Il Sole 24 ORE)

«Il ricorso del governo è corrispondente alle dichiarazioni che fanno da mesi», dice senza sorpresa. Cappato, il governo sostiene che il fine vita non può essere una competenza in capo alle Regioni. (Corriere)

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“Si è passato il limite. Non solo si negano i diritti delle persone riconosciuti dalla Corte costituzionale, ma si fa battaglia politica sulla pelle di pazienti che si trovano in condizioni drammatiche. (24Emilia)

Lo ha reso noto Valentina Castaldini, consigliera di FI. La Presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero della Salute hanno depositato al Tar dell’Emilia-Romagna un ricorso per chiedere l’annullamento delle delibere della Regione che rendono possibile il suicidio assistito (Il Fatto Quotidiano)

Sostenere, come fa il governo, che non esiste alcun diritto per il cittadino né dovere in capo al Servizio sanitario si scontra con l’evidenza di quanto già accaduto: le competenti Aziende Sanitarie sia della Regione Marche che della Regione Friuli Venezia Giulia sono state in passato condannate dai Tribunali per non avere dato seguito alla richiesta di aiuto medico alla morte volontaria. (Il Fatto Quotidiano)