Le auto cinesi di Donfeng in Italia: c'è l'accordo con Paolo Berlusconi

Tuttosport ECONOMIA

Non è nuovo che il governo stia trattando con il Gruppo cinese Donfeng per produrre veicoli in Italia . A quanto pare ciò sarà possibile grazie a Paolo Berlusconi . Secondo quanto si apprende, Berlusconi e la figlia Alessia il 21 febbraio 2024 hanno infatti depositato, attraverso la loro holding Pbf, l’atto costitutivo di DF Italia , srl con un'attività statutaria focalizzata sul commercio e la riparazione di automezzi, il cui 90% è di Car Mobility , un’altra srl che (attraverso la finanziaria Tailor Finance) fa capo a Bruno Giovanni Mafrici (amministratore unico della società) e a Giorgio Ratto . (Tuttosport)

La notizia riportata su altre testate

Lo scontro con Stellantis, che a metà aprile con i primi rumors aveva già parlato di “morti e feriti” nel caso arrivi un costruttore cinese in Italia, si fa sempre più vicino. (Il Fatto Quotidiano)

La casa cinese sta entrando sul mercato italiano con i primi modelli ed è in trattative con il ministro Adolfo Urso per iniziare a produrre in Italia, con l’obiettivo di realizzare 100 mila veicoli l’anno (Milano Finanza)

Paolo Berlusconi con la figlia Alessia, attraverso la PBF srl, sono - nell'atto costitutivo depositato in camera di commercio - tra i soci fondatori con il 10% della srl che ha un capitale sociale di 10 mila euro. (Auto.it)

L’azienda automobilistica Dongfeng Motor Corporation nelle ultime ore è salita agli onori della cronaca italiana per il probabile arrivo nel nostro Paese, infatti secondo numero indiscrezioni, il colosso cinese potrebbe presto investire sul nostro territorio con l’obiettivo di produrre una serie di modelli da distribuire in Italia e in Europa. (ilGiornale.it)

Da un anno si è spento il Cavaliere ed è la sua famiglia a portare avanti la sua mentalità imprenditoriale, dal fratello Paolo ai cinque figli. La famiglia Berlusconi, soprattutto con il defunto Silvio, ha rivoluzionato il mondo della telecomunicazione italiana. (Flop Gear)

Prende corpo il piano di alleanza con costruttori automotive cinesi di Dongfeng Motors — quelli che starebbero trattando con il governo per produrre 100 mila auto in Italia — a cui lavora il consulente Bruno Giovanni Mafrici, affiancato dal collega Giorgio Ratto, che ha convinto a partecipare al progetto anche Paolo Berlusconi (Corriere della Sera)