Il futuro del cambio euro/dollaro è nelle mani della politica - MilanoFinanza.it

Milano Finanza ECONOMIA

Il cambio euro dollaro resta incollato intorno a 1,10 da tempo e nemmeno dalle altre valute del G10 arrivano grossi scossoni.

Notiamo che il cambio euro/dollaro era superiore a 1,20 all'inizio del 2018, prima dell'impatto dello stimolo fiscale statunitense e prima dei dazi Usa.

L'enfasi di Draghi nella riunione di settembre della Bce suggerisce che i limiti all'ulteriore allentamento della politica monetaria vengono raggiunti mentre l'attenzione si concentra sulla politica fiscale". (Milano Finanza)

Su altre fonti

Notz Stucki ipotizza entrambi gli scenari di vittoria alle elezioni americane. Pur non essendo un indicatore predittivo perfetto, sottolinea Notz Stucki, questo cambiamento indicherebbe un dollaro più debole. (Finanzaonline.com)

Ciò dovrebbe segnare la fine del ciclo di allentamento, ma la normalizzazione monetaria è improbabile che inizi prima della fine del 2021. Nomura parla di “un segnale incoraggiante” per l’euro, e di una “convergenza della crescita europea verso quella Usa”. (Finanzaonline.com)

Solo in caso di deciso breakout di tale zona si avrebbero segnali più positivi, i quali implicherebbero un potenziale ritorno dei corsi verso 1,1250-1,1300. Per il gestore di Pimco, Konstantin Veit, l’orientamento della Banca centrale dovrebbe iniziare a concentrarsi nel lungo periodo, sui TLTRO e sul Quantitative Easing. (Money.it)

La struttura tecnica di breve termine rimane quindi contrastata: una nuova dimostrazione di forza arriverà solo con il ritorno sopra 1,1120. Negativa invece una discesa sotto 1,0980 in quanto può innescare una rapida flessione, con un primo target attorno a 1,0945 e un secondo obiettivo in area 1,0925-1,0920. (Milano Finanza)

Negativa invece una discesa sotto 1,0980 in quanto può innescare una rapida flessione, con un primo target attorno a 1,0945 e un secondo obiettivo in area 1,0925-1,0920. Da un punto di vista grafico, tuttavia, soltanto il breakout della resistenza posta a quota 1,1180 potrebbe provocare un’inversione rialzista di tendenza. (Milano Finanza)

Anche se la fase ciclica che sta attraversando la moneta comune ha assunto caratteristiche diverse, rispetto a fasi analoghe. Importante l’area di resistenza ad 1,1179, rotta la quale con conferma in chiusura mensile, si avrebbero discrete probabilità di veder confermato un trend rialzista di medio/lungo. (Proiezioni di Borsa)