Cina, PMI confermano ripresa manifatturiero nonostante fragilità domanda

QuiFinanza ECONOMIA

editato in: da. (Teleborsa) – L’economia della Cina si riprende parzialmente a maggio, confermando un recupero moderato dell’attività, a causa di una persistente debolezza della domanda.

Al di là della diversa conclusione del sondaggio c’è una componente comune: la domanda conferma segnali di debolezza soprattutto sul fronte dell’export.

Diversa la conclusione del PMI manifatturiero calcolato dall’ufficio privato Caixin, che sale a 50,7 punti dai 49,4 punti precedenti, superando i 49,6 del consensus. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri media

A livello di singoli Stati, per la Francia il Pmi manifatturiero si attesta a 40,6 punti nel mese di maggio, mentre ad aprile era pari a 31,5. Sono stati pubblicati i dati macro circa l'indice Purchasing Managers Index (Pmi manifatturiero) dell'Eurozona definitivo per il mese di maggio, che si è attestato a 39,4 punti, in aumento dai 33,4 punti del mese scorso. (Milano Finanza)

Anche Confindustria traccia un miglioramento della produzione a maggio, su aprile, ma il saldo sul 2019 resta pessimo. In Italia, ad esempio, il Pmi manifatturiero risale da 31,1 a 45,4 punti, sopra le attese che - ad esempio - da Intesa Sanpaolo collocavano a 39 punti. (la Repubblica)

In controtendenza il Giappone, dove l’indice Pmi sull’attività manifatturiera registra a maggio il quarto calo mensile consecutivo, finendo ai minimi dal marzo del 2009. A maggio l’indice Pmi manifatturiero è risalito a 45,4 punti in Italia, dal livello di 31,1 di aprile. (Corriere della Sera)

L’indicatore si conferma così ulteriormente al di sotto della soglia critica dei 50 punti che fa da spartiacque tra contrazione e crescita. Il dato dell’indice PMI manifatturiero, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 38,4 punti, ai minimi da marzo 2009 ed in forte calo rispetto ai 41,9 punti di aprile. (QuiFinanza)