Stellantis, i proxy contro il compenso di Tavares e il jet di Elkann

Calcio e Finanza ECONOMIA

Lo stipendio di Carlos Tavares, Ceo di Stellantis, ha subito un aumento rispetto al 2022 di 13 milioni, arrivando così a toccare quota 36,4 milioni nel 2023, considerando più di 30 milioni come incentivi a breve e lungo termine. Si tratta di uno stipendio congruo per un amministratore delegato di una società che registra 18,6 miliardi di profitti e ha versato quasi 8 miliardi ai soci? Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere della Sera, l’opinione dei proxy advisor (i “consiglieri” dei grandi azionisti) è negativa in tal senso. (Calcio e Finanza)

La notizia riportata su altre testate

TAVARES – «Io sono l’amministratore delegato di Stellantis e posso rispondere a qualunque domanda che riguardi Stellantis. L’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, a margine dell’inaugurazione dell’eDCT Assembly Plant, ha risposto così sulle vicende giudiziarie che riguardano il presidente del gruppo, John Elkann. (Juventus News 24)

L’uomo che guida il gruppo in grado di generare 18,6 miliardi di profitti e versare ai soci 8 miliardi di euro, non può comunque percepire 36,5 milioni di euro l’anno. A dirlo non è la rivendicazione del soviet di fabbrica, ma i proxy advisor Glass Lewis e Iss che in vista della prossima assemblea del 16 aprile hanno raccomandato ai grossi investitori di votare contro gli stipendi percepiti nel 2023 dai manager del gruppo. (Economy Magazine)