La «ghigliottina» comunista è calata su Hong Kong

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I casi più lievi, invece, saranno giudicati a Hong Kong da giudici scelti dalla governatrice Carrie Lam, una mossa che di fatto distrugge l’indipendenza giudiziaria che dal 1997 vige in città.

Il Partito comunista promette 120 mila euro a «chiunque denunci un violatore della legge». La legge sulla sicurezza nazionale è stata approvata da poche ore, non è ancora entrata in vigore ma già miete le prime vittime a Hong Kong. (Tempi.it)

Ne parlano anche altri giornali

Nonostante l’opposizione internazionale, in particolare di Stati Uniti e Regno Unito, la Cina tira dritto e inasprisce ancora di più le regole imposte ai cittadini di Hong Kong. Roma, 30 giu – Mesi di repressione delle proteste e adesso una legge sulla sicurezza nazionale, varata appositamente per Hong Kong, che suona come una mazzata per l’autonomia dell’ex colonia britannica. (Il Primato Nazionale)

It marks the end of Hong Kong that the world knew before. La Cina ha infatti approvato la legge sulla sicurezza nazionale, con un via libera all’unanimità ai lavoro del Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo, ramo legislativo del parlamento di Pechino. (Il Riformista)

E ha lanciato l’appello alla comunità internazionale di «continuare a parlare a favore di Hong Kong e intensificare gli sforzi per difendere il nostro ultimo pezzo di libertà». La Cina ha approvato la contestata legge sulle sicurezza nazionale di Hong Kong. (Open)

Nella conferenza stampa settimanale prima della riunione di gabinetto, la governatrice Carrie Lam ha affermato di ritenere «non appropriato in questo momento commentare qualsiasi tema legato alla legge sulla sicurezza nazionale». (Il Messaggero)

L’attivista pro-democrazia Joshua Wong si dimette da Demosisto. La Cina approva la legge sulla sicurezza nazionale su misura per Hong Kong con un voto all’unanimità del Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo, ramo legislativo del parlamento di Pechino. (Sky Tg24 )

Hanno così preso parte ad alcune videochat, rispondendo in diretta alle domande poste dalla popolazione. Per questa visita in Ticino, vogliamo proporvi qualcosa di analogo: non una diretta, ma comunque un canale attraverso il quale veicolare i vostri interrogativi sulla delicata fase che stiamo vivendo. (RSI.ch Informazione)