S&P, Recovery potrebbe aggiungere un 1,3%-3,9% al PIL dell’Eurozona in 5 anni

QuiFinanza ECONOMIA

Inoltre, Paesi come Grecia, Portogallo, Italia e Spagna sono destinati a beneficiare maggiormente del Next Generation EU, riducendo il divario economico nella zona euro

In confronto, l’economia della zona euro ha impiegato quasi otto anni dopo la crisi finanziaria globale del 2008 per recuperare il livello di occupazione pre-crisi.

La ripresa della zona euro si sta comunque spostando verso i servizi, dopo aver iniziato con l’industria, a mano a mano che la maggior parte delle restrizioni all’attività economica vengono rimosse e le famiglie ridimensionano il risparmio. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altre testate

La stima, calcolata sulle previsioni di crescita in Europa nel terzo trimestre, va a migliorare la situazione italiana, la quale appare addirittura superiore a quella della Germania ferma al 3,5% nel 2021 (SoldiOnline.it)

La previsione S&P alza le stime sulla crescita dell'Italia: +4,9% sia per il 2021 che per il 2022 Per Eurozona +4,4% quest'anno e +4,5% l'anno prossimo. (Rai News)

Anche per la paytech leader in Italia si tratta dei nuovi massimi storici in scia all’effetto dell’operazione di M&A in Europa da parte del colosso Visa. La migliore sul Ftse Mib è stata però Nexi (+4% circa a 18,635 euro). (Finanzaonline.com)

L’agenzia di rating S&P ha migliorato le stime sul Pil del’Italia al 4,9% sia per il 2021 sia per l’anno prossimo e ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita anche per l’eurozona. Le previsioni precedenti si fermavano al 4,7% quest’anno e al 4,2% nel 2022. (Corriere della Sera)

Anche per la paytech leader in Italia si tratta dei nuovi massimi storici in scia all’effetto dell’operazione di M&A in Europa da parte del colosso Visa. In buon rialzo anche i titoli bancari con Intesa Sanpaolo che segna +2,07% a 2,364 euro, meglio fa Unicredit (+2,76% a 10,366 euro). (Finanzaonline.com)

Il premier Mario Draghi nelle ultime ore ha preconizzato uno scenario di crescita economica, ricorrendo all’immagine di «un’alba della ripresa». Quest’utima ha aggiornato le stime sulle previsioni del Pil (Prodotto interno lordo) italiano al 4,9% sia nel 2021, sia per l’anno prossimo. (Corriere della Sera)