Le tasse continuano ad aumentare e cala il potere di acquisto delle famiglie

Corriere dell'Umbria ECONOMIA

Ottobre 2022 a a a La pressione fiscale in Italia è ancora in aumento. Nel II trimestre 2022 è stata pari al 42,4%, in crescita di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato è diffuso dall'Istat. Non solo in crescita bollette e prezzi dei beni al consumo, ma anche la pressione fiscale. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,5% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti del 4,1%, si legge nello stesso rapporto. (Corriere dell'Umbria)

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Nel secondo trimestre sale la pressione fiscale e cala il potere d’acquisto. Giù sia il tasso sia la propensione al risparmio. Stessa tendenza anche nel resto dell’Eurozona Continua il trend al ribasso per i risparmi delle famiglie. (FocusRisparmio)

“La somma forfettaria riconosciuta è pari a 150 euro per singolo figlio/a frequentante la scuola secondaria di I grado e pari a 200 euro per singolo figlio/a frequentante la scuola secondaria di II grado. (Frosinone News)

Nel secondo trimestre del 2022 il prodotto interno lordo è aumentato dell`1,1% rispetto al trimestre precedente e del 5% nei confronti del secondo trimestre del 2021. La stima della crescita congiunturale del Pil, diffusa il primo settembre, era stata anch`essa dell`1,1% mentre quella tendenziale era stata del 4,7%. (Italia Oggi)

Come di consueto in corrispondenza della diffusione del II trimestre dell’anno, in questa nota si presenta una terza stima dei conti economici trimestrali, a 90 giorni dalla fine del trimestre di riferimento. (gazzettadimilano.it)

Nella terza stima, diffusa a 90 giorni dal trimestre di riferimento, l’Istituto ha rivisto al rialzo il dato tendenziale del secondo trimestre 2022, passando da un +4,7% a un +5%. Nel secondo trimestre del 2022 il Pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dell’1,1% rispetto al trimestre precedente e del 5% nei confronti del secondo trimestre del 2021 si legge nella nota. (Corriere della Sera)

Tale stima si rende necessaria per incorporare nelle serie storiche trimestrali i vincoli annuali introdotti con la nuova stima degli aggregati economici annuali per il triennio 2019-2021 diffusa il 23 settembre scorso. (Gazzetta di Salerno)