Fatturato e ordinativi dell'industria, dicembre chiude in leggera ripresa (+1%), ma il 2020 è l'anno peggiore dal 2009

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Innovation Post ECONOMIA

Il calo ha riguardato in maniera simile sia il mercato interno (che registra un calo di fatturato dell’11,5%) e quello estero, (-11,8%).

Valori che sono il risultato di una crescita del mercato interno del 2%, a fronte di una contrazione di quello esterno dell’1%.

Un calo di fatturato dell’11,5% rispetto al 2019: sono questi gli impatti della pandemia sulla manifattura italiana, che a fine 2020 registra il valore peggiore, in termini di fatturato, dal 2009. (Innovation Post)

Ne parlano anche altri giornali

E' quanto rileva l'Istat, che diffondendo i dati di dicembre chiude la rilevazione sull'anno caratterizzato dalla pandemia. Gli ordinativi a dicembre salgono dell'1,7% su novembre (ma il dato non verrà più pubblicato, dal prossimo marzo) (la Repubblica)

L’Istat ha evidenziato che:. “A causa dell’emergenza sanitaria, il fatturato dell’industria nel 2020 registra un calo dell’11,5% rispetto al 2019, il peggior risultato dal 2009.”. Nello specifico, sul mercato interno le vendite industriali hanno perso l’11,5% e quelle sul mercato estero l’11,8%. (Money.it)

La dinamica congiunturale del fatturato – spiega l’Istat – è sintesi di una crescita del mercato interno (+2,0%) e di una contrazione di quello estero (-1,0%). Lo rileva l’Istat sottolineando che “pur segnando diminuzioni pressoché analoghe sul mercato interno (-11,5%) e su quello estero (-11,8%), nella seconda metà dell’anno il primo presenta un recupero più veloce. (QuiFinanza)

Al netto della stagionalità nel secondo semestre si registra un incremento rispetto al primo del 19,4% per il fatturato interno e del 12,6% per quello estero. La dinamica congiunturale del fatturato e' sintesi di una crescita del mercato interno (+2,0%) e di una contrazione di quello estero (-1,0%) (IL GIORNO)

Anche il fatturato interno registra un -11,5% contro il. -17,5% del 2009". Anche il fatturato interno registra un -11,5% contro il -17,5% del 2009", ha osservato Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. (Milano Finanza)