Caro Sala, più gelato e meno erba (alta)

Nicola Porro INTERNO

Parliamo dell‘impazzimento collettivo che stiamo vivendo a Milano. Sono veramente preoccupato, perché tra tutti i casini che ci sono, una persona normale tutto si aspetterebbe tranne che questo. Nonostante Milano sia diventata una città in cui gli immobili costano un botto di soldi e in cui c’è un problema di sicurezza evidente, Sala ha deciso con un’ordinanza che in dodici zone di Milano non si potranno vendere gelati dopo mezzanotte. (Nicola Porro)

Ne parlano anche altri media

Stagione dopo stagione, si torna a parlare di movida. Solo, per così dire, questioni legate al rumore e alla qualità del sonno invece sono alla base dell’ultima ordinanza anti-movida, quella che entrerà in vigore il 17 m… (La Stampa)

Le proteste dei commercianti sull’atto con cui la Giunta ha avviato la procedura che dovrebbe condurre all’applicazione dei nuovi divieti anti-caos dal prossimo 17 maggio non scuotono più di tanto il primo cittadino: "Io chiederei a Marco Barbieri (il segretario generale della Confcommercio, ndr) di venire qualche ora nel mio ufficio perché ho centinaia di segnalazioni di cittadini che chiedono di poter riposare meglio la notte. (IL GIORNO)

Nella puntata de La Zanzara il conduttore Giuseppe Cruciani si è lasciato andare ad un lungo sfogo. (AreaNapoli.it)

Con il pro-forma dell'apertura ad alcune modifiche il sindaco Sala va avanti imperterrito con la lotta la gelato: eretto a simbolo del nuovo nemico della città di Milano, in barba alla vera emergenza sicurezza e lacune urbane di varia natura. (Secolo d'Italia)

“La giunta di Milano è definitivamente impazzita. Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato così le ultime scelte dell’amministrazione milanese. (Nicola Porro)

A Milano si cerca di aiutare a dormire meglio i cittadini e placare la movida con un’ordinanza che introdurrà «il divieto della vendita e della somministrazione per asporto di alimenti e bevande di qualsiasi tipo, alcoliche ed analcoliche» fino alle 6 del mattino. (La Stampa)