Sinner oggi virtualmente sceso n.3 al mondo: ecco perché a Montecarlo rischia più di Alcaraz

Il Messaggero SPORT

Jannik Sinner è attualmente sceso di nuovo al numero 3 del ranking Atp. A pochi giorni dal sorpasso su Carlos Alcaraz, ottenuto grazie al trionfo di Miami, l'azzurro ora è alle prese con una nuova sfida stagionale: la terra rossa. A Montecarlo la strada si fa più insidiosa, non solo per la superficie meno adatta alle caratteristiche dell'altoatesino. Nella classifica live Sinner è infatti già tornato al terzo posto. (Il Messaggero)

Ne parlano anche altri giornali

(Adnkronos) – Il primo italiano a scendere in campo sul campo centrale è Musetti, che affronta il numero 1 del mondo, Novak Djokovic, nel primo pomeriggio. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Il tedesco, al primo turno, ha eliminato Borna Coric per 7-6 6-1 e in attesa che si dispuntino i match nella parte più alta di questa metà di tabellone, la proiezione è di un quarto di finale con il vincente della potenziale sfida tra Holger Rune e Grigor Dimitrov. (Eurosport IT)

Archiviato il passaggio del turno con un netto successo contro Sebastian Korda per Jannik Sinner è già arrivato il momento di pensare alla prossima sfida. Il numero 2 al mondo giovedì 11 aprile negli ottavi di finale dell'Atp Masters 1000 di Montecarlo sfida Jan-Lennard Struff, 33 anni, numero 25 del ranking Atp. (Today.it)

Debutto vincente per Jannik Sinner che sulla terra rossa di Monte Carlo supera il numero 27 al mondo Sebastian Korda in 6-1 6-2 nel match valido per i sedicesimi di finale del terzo Masters 1000 stagionale . (Tuttosport)

La prestazione di Sinner, soprattutto considerando che aveva giocato l'ultima partita sulla terra battuta al Roland Garros lo scorso giugno, lascia ben sperare per il resto della stagione sul rosso. (Tennis World Italia)

Certo, i tre tennisti diversi hanno aspirazioni diverse, anche per via dell’avversario che si trovano di fronte. La data è da circoletto rosso sul calendario: giovedì 11 aprile 2024 si può scrivere un’altra pagina di storia del tennis azzurro. (Il Fatto Quotidiano)