Milano, accerchiano le volanti in via Padova per evitare l'arresto di un 17enne: il giovane accusato di aver rapinato due turisti

Corriere Milano INTERNO

Quando il rapinatore viene bloccato dai «falchi» della questura in via Padova, all’esterno di un ristorante etnico, il ragazzo, un 17enne algerino con numerosissimi precedenti, inizia a gridare in arabo. È una chiamata a raccolta dei tanti connazionali presenti in zona. In un attimo gli agenti si ritrovano circondati. La folla – che arriverà a superare le 30 persone, per lo più nordafricani ma alcuni antagonisti – accerchierà anche le volanti chiamate a portare in questura il giovane. (Corriere Milano)

Su altri giornali

Sono segnaletiche comparate con i frame delle telecamere di via dei Giardini, quelle che hanno documentato venerdì scorso, 22 marzo, la rapina di un Audemars Piguet ai danni di un 56enne turista montenegrino. (La Repubblica)

Polizia accerchiata in via Padova a Milano L’episodio risale a giovedì 28 marzo. Circa 30 persone, secondo quanto riportato dall’agenzia Italpress, hanno accerchiato i poliziotti della Squadra mobile che stavano bloccando uno dei presunti autori della rapina commessa il 22 marzo in centro a Milano. (Virgilio Notizie)

Il ragazzo è accusato di aver preso parte allo scippo di un orologio da 20mila euro avvenuto il 22 marzo nel Quadrilatero della Moda. (Fanpage.it)

“Si è verificato a Milano il gravissimo tentativo di impedire un arresto con una trentina di persone che hanno accerchiato una volante. A raccontare una serata di ordinaria follia è Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato. (Nicola Porro)

Un collega è rimasto ferito e gli esprimiamo la più sentita solidarietà. Si ripropone un copione quasi identico ad appena un mese dal fatto avvenuto a Torino come, purtroppo, avevamo annunciato quando abbiamo detto chiaramente che gli effetti nefasti della continua delegittimazione delle Forze dell’ordine che abbiamo registrato nelle ultime settimane ha questo come risultato. (Secolo d'Italia)

Incastrati dal sistema di riconoscimento facciale. Così, giovedì pomeriggio, sono finiti in manette il 19enne marocchino L.O. (IL GIORNO)