Covid, Crisanti: "Bene Consulta su obbligo vaccino, fine di una farsa"

Adnkronos INTERNO

Il virologo e senatore: "Misure di sanità pubblica possono e devono prevalere sulla volontà dei singoli e non si lede la libertà" "Fine di una farsa. Non c'è altro da aggiungere". Il microbiologo e senatore Pd Andrea Crisanti legge così il senso della decisione della Consulta di respingere i ricorsi presentati contro l'obbligo di vaccino anti-Covid. "Le misure di sanità pubblica - commenta all'Adnkronos Salute - possono e devono prevalere sulla volontà dei singoli e non ne ledono la libertà". (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri media

Nello stesso giorno al via le sanzioni di 100 euro pro capite per i trasgressori, essendo scaduti i termini per giustificare la mancata sottoposizione al ciclo vaccinale prescritto a ultra 50enni, forze dell’ordine, personale sanitario, personale scolastico. (Altalex)

Così si gettano le basi per lo stato di emergenza di domani nel quale si potrà ripetere lo schema utilizzato col Covid. La Consulta salva così Draghi & Speranza sugli obblighi vaccinali di medici e sanitari con inoculi sperimentali e che hanno dimostrato di non riuscire a fermare il contagio e di provocare numerosi effetti avversi. (La Nuova Bussola Quotidiana)

“Nella storia della medicina i vaccini rappresentano una delle più grandi vittorie sulle malattie e sono tra i presidi più efficaci mai resi disponibili per l’uomo”, così iniziava il documento della FNOMCeO dell’8 luglio 2016, redatto nel pieno della discussione sulla Legge Lorenzin sull’obbligo vaccinale. (Quotidiano Sanità)

La Corte costituzionale ha respinto tutti i ricorsi contro il decreto con cui il governo Draghi impose la somministrazione a tutti gli ultra 50enni: «Era a tutela della salute» L’obbligo di vaccinazione anti-Covid non era né irragionevole né sproporzionato, ma è stato legittimamente introdotto a tutela della salute di tutti i cittadini. (Corriere della Sera)

La decisione della Corte Costituzionale ha fatto rinsavire qualcuno a arrabbiare qualcun altro. Come ad esempio chi ancora viene vessato nei reparti dopo mesi di sospensione dal lavoro, ma anche quel 10% (o più) che ha deciso di non fare l’iniezione vivendo ai margini della società per molte settimane. (Radio Radio)

Ne consegue che sospendere dal lavoro e dallo stipendio una persona non ha alcuna giustificazione medica. (ilgazzettino.it)