Giro d’Italia, show Pogacar ad Oropa: le analogie con Pantani. Garzelli: “Il tempo sembra essersi fermato”

Il Fatto Quotidiano SPORT

Prima la foratura, poi la volata e l’enorme vantaggio accumulato dal resto del gruppo. Tadej Pogacar ha stravinto la seconda tappa del Giro d’Italia ad Oropa. Un’impresa nel segno di Marco Pantani che lo ha portato già a vestire la maglia rosa. Il ciclista sloveno è il protagonista indiscusso di questi primi giorni: al suo esordio assoluto nella competizione è già Pogacar-mania. E per i più nostalgici, l’impresa sulla Madonna Nera del Santuario è un chiaro richiamo al masterpiece di quel 1999 del “Pirata“. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Era un evento particolare, era il giorno in cui il Giro d’Italia arrivava a Oropa, al culmine di una tappa che ha reso leggendario Marco Pantani (scomparso il 14 febbraio 2004), tanto da legare per sempre il suo nome a quella salita. (Corriere della Sera)

Il percorso prevede una prima parte di tappa vivace, in particolare con il Passo del Bosco dopo 62 km: il Gran premio della montagna di terza categoria può vivacizzare la corsa ma difficilmente può diventare il trampolino per una fuga. (Adnkronos)

La notizia più bella, in alcuni casi, più che essere contenuta nell'intervista… è l'intervista stessa! Il nostro direttore Pier Augusto Stagi, tra i bus e i fogli firma del Giro d'Italia, ha infatti intercettato pure Luca Guercilena, a cui siamo... (TUTTOBICIWEB.it)

Narvaez a Torino, Pogacar ad Oropa e Merlier a Fossano: archiviate le prime tre tappe del Giro d’Italia, con lo sloveno grande protagonista anche oggi, in una tappa (sulla carta) non adatta alle sue caratteristiche. (Bicisport)

178 chilometri quasi pianeggianti tranne per il Passo del Bracco che potrebbe innescare una fuga di giornata. Diretta in chiaro in TV su Rai 2 e Rai Sport HD e in streaming su RaiPlay. (Fanpage.it)

I tre battistrada hanno iniziato la salita al colle del Melogno, unico Gpm (terza categoria) della giornata, con 4'38" di vantaggio sul gruppo dopo 85 km di corsa. Cambi regolari in testa fra Munoz, de Bod e Calmajane, che hanno 5' di vantaggio dopo 70 km dal via. (La Gazzetta dello Sport)