E' morto lo scrittore Gianni Celati

Mi stringo ai familiari e agli amici di Gianni Celati in questo triste giorno»

È morto a 84 anni in Inghilterra lo scrittore e traduttore Gianni Celati.

IL CORDOGLIO. «Con dolore apprendo della scomparsa di Gianni Celati, un grande intellettuale del Novecento, un autore mai banale, uno straordinario traduttore che ha studiato con maestria la lingua italiana e le sue sonorità.

Nel marzo 2013 Einaudi pubblicò l’Ulisse di James Joyce in una nuova versione tradotta da Celati, frutto del lavoro di oltre sette anni. (La Gazzetta di Reggio)

Ne parlano anche altre fonti

Tra le sue opere più note: "Narratori delle pianure" (1985, premi Cinque Scole e Grinzane Cavour), la trilogia "Parlamenti buffi" (1989, premio Mondello 1990), "La banda dei sospiri Da tempo malato, lo scrittore era caduto accidentalmente nello scorso settembre, fratturandosi il femore e quindi necessitando di un ricovero ospedaliero. (RaiNews)

Intervista a Gustavo Vitali. Com’è nata la passione per la scrittura? L’interesse per la Storia e si è poi incrociato con quello per la letteratura gialla e da lì è nato il suo primo libro, “Il Signore di Notte”. (Torino Top News)

Aveva 84 anni e da tempo viveva a Brighton, in Inghilterra. APPROFONDIMENTI MILANO Francesco Daveri è morto: addio all'economista e. (ilmattino.it)

La notizia della scomparsa è stata confermata all'Adnkronos dall'amico scrittore Daniele Benati, nella cui casa di Reggio Emilia Celati era ospite ogni volta che tornava in Italia. Leggi anche Addio a Gianni Celati, narratore irrequieto di novità. (Adnkronos)

"E' stato uno dei maggiori narratori del Novecento e protagonista di una stagione letteraria e creativa della Bologna tra gli anni ’70 e ’80 indimenticabile. E' morto a Brighton a 85 anni lo scrittore, ctitico letterario e traduttore, Gianni Celati, considerato tra i maggiori intellettuali contemporanei. (BolognaToday)

Cosicché quando siamo arrivati dall’altra parte eravamo un po’ provati, un po’ malmessi sia come umore che come tenuta fisica». Ma per Celati anche la lingua si captava dall’aria, origliando o no, o meglio, forse la lingua era un’altra forma di aria aperta. (Domani)