Le carte top secret dell'Oms «Così la Cina nascose i dati»

Il Gazzettino SALUTE

Se pubblicamente lodavano la Cina per il suo spirito di collaborazione, in privato i funzionari dell'Oms, già nella prima settimana di gennaio, denunciavano la scarsezza di dati per valutare la letalità e la contagiosità del nuovo virus.

Seguono le conferme di altri tre laboratori ma il 3 gennaio le autorità ordinano a tutti di distruggere i campioni.

Gli scienziati sanno già che il virus si trasmette da uomo a uomo e quale proteina usa per duplicarsi, ma ufficialmente il virus è ancora «misterioso». (Il Gazzettino)

Se ne è parlato anche su altri media

Eppure, ancora il 14 gennaio l’Oms sul suo profilo Twitter negava che ci fossero “prove certe” della trasmissione uomo-uomo del virus. Che cosa emerge dai documenti interni dell’Oms su Coronavirus e Cina svelati dall’Associated Press. (Startmag Web magazine)

Giorni fa, un certo numero di riviste scientifiche e tecnologiche cinesi sono state incluse nel database dell'Organizzazione mondiale della sanità per l'epidemia di Covid-19. Wei Junmin, presidente e caporedattore della rivista della Chinese Medical Association, ha affermato che le riviste cinesi incluse nel database dell'OMS non solo forniscono supporto accademico alla lotta della Cina contro l'epidemia, ma contribuiscono anche con le esperienze cinesi alla lotta mondiale contro il Covid-19. (Radio Cina Internazionale)

Solo il 20 gennaio le autorità Cinesi furono quasi costrette ad ammettere l’esistenza di questo virus trasmissibile da uomo a uomo. Il problema riguarda il quando e come si è trattata quest’emergenza, a fronte di scelte probabilmente errate. (Lezioni Europa)

Già, perché il virus è stato codificato per la prima volta lo scorso 2 gennaio mentre l’Oms ha dichiarato l’emergenza mondiale soltanto il 30 gennaio. Quei complimenti, affermano le prove su cui si basa l’indiscrezione dell’AP, facevano parte di un’operazione diplomatica per spronare il Dragone a collaborare di più. (Imola Oggi)

Ci sono migliaia di persone che ogni giorno muoiono. L'OMS dopo le parole di Zangrillo: "Il virus non è diventato meno patogeno". Di redazione Blogo.it lunedì 1 giugno 2020. L'OMS interviene dopo le parole del professor Alberto Zangrillo e precisa che il COVID-19 "non è diventato meno patogeno, siamo noi che ora lo combattiamo meglio". (Polisblog.it)

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