'Ndrangheta, arrestata l'avvocato di Aosta Maria Rita Bagalà - VIDEO

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Domiciliari per Francesco Cardamone, 40 anni, residente a Nocera Terinese; Giovanni Costanzo, 54 anni, residente a Falerna; Vincenzo Dattilo, 65 anni, di Lamezia; Francesco Antonio De Biase, 50 anni, di Lamezia; Luigi Ferlaino, di Falerna; Raffaele Gallo, di Conflenti; Giovanni Eugenio Macchione, 62 anni, detto “cugino calimero”, di Lamezia; Antonio Rosario Mastroianni,74, inteso Tonino “u milanese” o “postino”, di Nocera Terinese e Antonio Pietro Stranges, 68 anni, di Conflenti. (Valledaostaglocal.it)

Ne parlano anche altre fonti

Almeno un arresto ad Aosta in queste ore nel corso dell'Operazione antindrangheta 'Alibante' guidata dalla Dda di Catanzaro con il coordinamento di Nicola Gratteri. I dettagli dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa alle ore 11 di oggi lunedì 3 maggio al Comando Provinciale Carabinieri di Catanzaro. (Valledaostaglocal.it)

Secondo i carabinieri, nelle investigazioni iniziate nel 2017, in particolare, il coinvolgimento di Maria Rita Bagalà riguarda due società: La “Sole Srl” e la “Calabria Turismo Srl”. Per l’accusa, i due coniugi erano riusciti ad ottenere, indebitamente, un finanziamento pubblico di quasi 600mila euro attraverso la “Calabria Turismo Srl” (Il Fatto Quotidiano)

Maria Rita Bagalà, avvocata coinvolta nell'ambito dell'operazione denominata Alibante della Dda di Catanzaro, sarebbe la "mente legale del clan" guidato dal padre Carmelo e si sarebbe occupata della "amministrazione dei diversi affari illeciti". (Aosta Oggi)

Concorso chirurghi: indagato un primario dell’ospedale Parini di Aosta. Questa l’ipotesi formulata dalla Procura della Repubblica di Aosta nei confronti di Paolo Millo, primario della Struttura complessa di Chirurgia generale dell’ospedale Parini di Aosta. (gazzettamatin.com)

Maria Rita Bagalà è la moglie dell’avvocato Andrea Giunti, anche lui indagato. Questa mattina, lunedì 3 maggio, i carabinieri le hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. (La Stampa)

“Tali proposte emendative, tenendo conto delle specifiche condizioni regionali, permetterebbero una valutazione più coerente con la reale situazione epidemiologica locale, – spiega una nota della Regione – con particolare riferimento alla classificazione delle zone di colore”. (AostaSera)