Il Papa pronto a mediare ma sottolinea: «Sapete chi condanno»

Corriere del Ticino ESTERI

«Questa non è più russofobia, è una perversione della verità», ha reagito Maria Zakharova. «Negli anni '90 e all'inizio del millennio - ha sottolineato la portavoce del ministero degli Esteri in una tavola rotonda ospitata dal Senato - ci dicevano esattamente il contrario, che erano i russi, gli slavi, a torturare i popoli del Caucaso. Adesso ci dicono che i popoli del Caucaso torturano i russi». Laddove i caucasici sono i ceceni e i russi e gli ucraini sono indicati come un unico popolo, almeno dal punto di vista etnico e culturale. (Corriere del Ticino)

Su altri media

Il diplomatico a un corrispondente della TASS: "Strane dichiarazioni attribuite a Papa Francesco" (Agenzia askanews)

Il precedente della svolta negli accordi tra Stati Uniti e Cuba nel 2014, quando gli emissari di Barack Obama e Raul Castro si incontrarono alla santa Sede per finalizzare l'accordo. C'è la disponibilità ma servono proposte chiare e formali dalle due parti (ansa) (la Repubblica)

Papa Francesco conferma alla rivista 'America' la volonta' di lavorare per una soluzione diplomatica al conflitto in Ucraina. Mosca dapprima dice di "accogliere con favore tale volonta' politica". (Tiscali Notizie)

Città del Vaticano – La clamorosa gaffe venata da razzismo di Papa Francesco su Ceceni e Buriati marchiati di essere crudeli – un po' come dire che siciliani e calabresi sono tutti mafiosi – ha spiazzato la diplomazia vaticana che ancora una volta è stata scavalcata dai giudizi estemporanei di Papa Francesco. (ilmessaggero.it)