Fiction su Mike Buongiorno, una giornata sul set. L'attore Claudio Giè: «È il ruolo più difficile della mia vita»

Fiction su Mike Buongiorno, una giornata sul set. L'attore Claudio Giè: «È il ruolo più difficile della mia vita»

«Il ruolo di Mike Bongiorno è forse il più complesso della mia carriera: lo considero una grande responsabilità che mi emoziona e mi rende felicissimo». Capelli lunghi trattenuti da forcine in odine sparso; basettoni rossicci che bilanciano la fronte alta e stempiata; e quegli occhi che ti sembra di conoscere da sempre, puntuti come spilli, che ti catturano con uno sguardo allegro e coinvolgente. Quando Claudio Gioè si manifesta in versione Mike sbucando da uno dei labirinti sotterranei della Rai di via Verdi, una sensazione di spaesamento assale i presenti. (Corriere della Sera)

Su altri media

Io gli imburro il pane poi la marmellata. «Ordiniamo la colazione. (Vanity Fair Italia)

“Gli piaceva che si parlasse di lui, adorava le copertine, mentre io non volevo farle. (Il Fatto Quotidiano)

Mike Bongiorno ha segnato la storia della televisione italiana, ma un capitolo meno esplorato e ugualmente affascinante è quello della sua vita sentimentale, strettamente legata a Daniela Zuccoli. Conosciutisi tra la fine degli anni '60 e l'inizio dei '70, la loro storia d'amore ha preso il via a Capri, dove Daniela lavorava come hostess. (DiLei)

Un giorno con Mike Bongiorno, viaggio sul set della fiction che fa tornare in onda i quiz di Rischiatutto

Di riconoscibile gli è rimasto solo il sorriso pulito, funzionale alla resa del persona… I denti superiori appena sporgenti, il sorriso all’insù che arrotonda gli zigomi, l’onda dei capelli biondo cenere resi aderenti da un esercito di forcine. (La Stampa)

Avvenne nel 1970, quando l’ex showgirl affiancò Mike Bongiorno – che il 26 maggio avrebbe compiuto 100 anni (è morto a 85 nel 2009) – in 5 edizioni del quiz Rischiatutto. Sabina Ciuffini fa parte della storia della televisione italiana: sì, perché fu la prima valletta a prendere parola davanti alle telecamere. (Il Centro)

“Mike”. Basta il nome per evocare il padre della televisione italiana. (La Repubblica)