"Grazie per avermi portato via. Voglio un futuro lontano dalla mafia". Le lettere dei figli dei boss a Don Ciotti

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"Grazie, grazie per avermi portata via dalla mia famiglia. All'inizio è stata dura, avevo paura, ma adesso qui sono felice, ho conosciuto una nuova vita. Non voglio mai più tornare in Calabria". Lucia ha 14 anni ed è una delle ragazze che il progetto "Liberi di scegliere" ha sottratto ad un destino segnato: vivere nel contesto di ndrangheta della sua famiglia. Le poche righe lette questa mattina a Palazzo Giustiniani all'iniziativa organizzata per spingere verso un progetto di legge che dia questa possibilità ai figli di queste famiglie, è condivisa da decine di donne e bambini che hanno con coraggio scelto un futuro diverso. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L’intesa è stata sottoscritta dal titolare del Viminale insieme ai Ministri della Giustizia, dell'Istruzione e del Merito, dell'Università e della Ricerca e Per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità. (Ministero dell'Interno)

"Assicurare una concreta alternativa di vita ai soggetti minorenni provenienti da famiglie inserite in contesti di criminalità organizzata. O che siano vittime della violenza mafiosa e ai familiari che rifiutano le logiche criminali". (Secolo d'Italia)

Don Ciotti "Serve una legge che tuteli le donne ricercate dai clan" 26 marzo 2024 (Il Sole 24 ORE)

Ma quello che Roberto Di Bella, giudice dei minori da 25 anni, oggi definisce “Erasmus della legalità” ha prodotto un risultato su cui forse neanche lui all’inizio avrebbe scommesso: «Abbiamo sottratto alle mafie 150 bambini e ragazzi, abbiamo aiutato 30 donne a salvare i loro figli e sè stess… (la Repubblica)

"Strappare i figli dei mafiosi dal contesto familiare impartendo loro educazione e legalità è fondamentale": lo ha detto il ministro Carlo Nordio al rinnovo del protocollo interministeriale per la tutela dei minori e familiari provenienti da contesti della criminalità organizzata. (Fanpage.it)

Un protocollo per una nuova occasione di vita ai figli delle famiglie mafiose. È stato rinnovato e ampliato a nuovi uffici giudiziari e a nuove associazioni il protocollo “Liberi di scegliere”, nato negli scorsi anni per assicurare una alternativa di vita ai minori provenienti da contesti di criminalità organizzata e alle loro madri, che rifiutino le logiche mafiose. (gnewsonline.it)