“Lesbiche, andate via”. Due ragazze cacciate dalla spiaggia nel Napoletano IL VIDEO

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Il Fatto Vesuviano INTERNO

Al rifiuto delle due ragazze di allontanarsi scoppia un diverbio che poi degenera in un attacco fisico.

“Alle due ragazze va tutta la nostra solidarietà.

Non solo troviamo Inaccettabile ogni tipo di discriminazione ma troviamo inquietante l’uso della violenza

Francesca e Martina sono due ragazze napoletane la cui giornata trascorsa al mare si è trasformata in un vero e proprio incubo e in un momento di umiliazione. (Il Fatto Vesuviano)

Se ne è parlato anche su altri media

Al rifiuto delle ragazze un uomo, accompagnato da parenti ed amici, ha aggredito verbalmente prima e poi anche fisicamente le due ragazze. A nullo è valso l'intervento di alcuni giovani a sostegno delle ragazze (IlCorrierino.com)

È quanto denunciano due ragazze che lo scorso venerdì sarebbero state invitate a lasciare la spiaggia di Miseno, nel comune flegreo di Bacoli, da alcuni bagnanti evidentemente infastiditi dai loro atteggiamenti. (ilmattino.it)

A Martina e Francesca va la mia solidarietà e quella di tutto il popolo bacolese E' quanto denunciano due ragazze napoletane, Francesca e Martina: "Umiliate solo perché volevamo trascorrere una giornata insieme al mare". (NapoliToday)

Lo scorso venerdì, secondo quanto testimoniato anche da un video diventato virale sui social, sarebbero state invitate a lasciare la spiaggia da alcuni bagnanti infastiditi dai loro atteggiamenti. È un episodio vergogno quello denunciato da due ragazze che stavano trascorrendo una giornata di mare nella spiaggia di Miseno, nel comune di Bacoli (Napoli). (YouTG.net)

Eppure, prosegue la ragazza, "il signore insisteva, voleva che ci allontanassimo e ha cominciato a sbraitare ma noi ci siamo rifiutate di andarcene. Due ragazze sarebbero state insultate e aggredite a Capo Miseno, in provincia di Napoli, e invitate a lasciare la spiaggia solo perché lesbiche. (Today.it)

Il tutto continuando ad intimare alle due ragazze di lasciare la spiaggia 19 luglio 2021 a. (Corriere dell'Umbria)