Codogno, un anno dopo: inaugurato il memoriale per le vittime del Covid

Corriere della Sera INTERNO

Le settimane di sacrifici e di clausura, il senso di resilienza della capitale della Bassa Lodigiana, l’anniversario della «scoperta» del primo paziente italiano esattamente un anno fa sono stati ricordati domenica mattina all’inaugurazione del memoriale Covid di via Collodi.

Di lì a poche ore l’ospedale di Codogno sarebbe stato chiuso e il premier Conte avrebbe firmato il decreto di chiusura di dieci Comuni lodigiani nella prima zona rossa dal dopoguerra a oggi

«Le sensazioni che abbiamo vissuto un anno fa sono ancora nei nostri occhi e nei nostri cuori – ha detto Passerini -. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Durante una cerimonia speciale alla quale hanno partecipato i funzionari comunali, la struttura è stata benedetta mentre è stata deposta una corona di fiori alla base della struttura. Sul palco gli interventi del governatore Fontana e del sindaco Passerini (LaPresse)

“All’inizio abbiamo sofferto di essere così stigmatizzati e di essere considerati untori – racconta la signora Antarelli – ma poi abbiamo dimostrato a tutti che eravamo un esempio da seguire”. Un anno fa le sue strade sono le prime in Italia a svuotarsi dopo la scoperta del cosiddetto paziente uno, il 38enne Mattia Maestri. (Il Fatto Quotidiano)

Senza salute non c'è ripresa economica". Oggi, nel corso della cerimonia per la prima Giornata Nazionale del personale sanitario, quella data rimbalza nei discorsi istituzionali sottolineando i grandi passi avanti fatti dalla scienza con il vaccino. (Il Lametino)

Un anno fa l’Italia entrava nell’incubo Coronavirus, esattamente quando a Mattia Maestri, 38enne lombardo, venne diagnosticato il Covid-19. Da allora il mondo, il nostro mondo, è decisamente cambiato. (vistanet)