La strage nelle fogne a Casteldaccia: gli operai non dovevano essere lì

Giornale di Sicilia INTERNO

Si sono calati nella cisterna nonostante dovessero restare all’esterno ed hanno provato a sbloccare la sonda di spurgo, ma il tappo di liquami che impediva il lavoro è saltato e gli operai sono stati investiti da una massa di scorie e gas che li ha uccisi. In tre sono piombati al piano inferiore della vasca, poi altri tre compagni di lavoro hanno provato a soccorrerli, ma anche loro sono stati investiti dall’idrogeno solforato: due sono morti e un altro è fin di vita. (Giornale di Sicilia)

La notizia riportata su altre testate

Al momento, tre delle salme si trovano nelle celle frigorifere del cimitero dei Rotoli, gli altri due invece si trovano all’ospedale Cervello. I corpi verrano portati domani mattina al Policlinico di Palermo. (Giornale di Sicilia)

Il giorno dopo la traged… (La Repubblica)

È quello il numero di ispettori del lavoro ritenuto congruo dalla Regione siciliana, che grazie allo Statuto speciale ne ha la diretta responsabilità. Ma “ce ne vorrebbero almeno 500”, sottolinea Bruno Giordano, magistrato di Cassazione ed ex direttore dell’Ispettorato nazionale del Lavoro. (Il Fatto Quotidiano)

Il sindacato chiede risposte urgenti al ministro del Lavoro e alla Regione (Livesicilia.it)

Erano scesi nella prima «stanza» dell’impianto fognario per cercare di sbloccare la sonda di spurgo che era bloccata. Sarebbe questa la dinamica dell’incidente costato la vita a 4 operai della Quadrifoglio Group e a un interinale dell’Amap. (La Voce di Bagheria)

Riceviamo e pubblichiamo “Comprendiamo la necessità di effettuare i lavori da tempo programmati nella tratta ferroviaria tra Spoleto e Terni, ma riteniamo assolutamente censurabile la mancata previsione da parte della Regione e di Trenitalia di alternative adeguate per chi abitualmente si sposta in treno per motivi di lavoro, studio, famiglia o salute. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)