Bari: primarie, due candidati, apparentamento post voto? Cosa succede ora al centrosinistra

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Frastornata, disorientata, confusa. Bari a due mesi dalle elezioni amministrative piomba, all’improvviso, nel caos più completo. Con un centrodestra che non ha l’ombra di un candidato, un centrosinistra che implode spaccandosi nuovamente e le inchieste della Procura che, ogni settimana, sono come secchiate d’acqua ghiacciata per la città. L’ultima in ordine di tempo riguarda Anita Maurodinoia, l’assessora regionale ai Trasporti – ormai ex dopo le dimissioni rassegnate sia dalla giunta che dal Pd – indagata con l’ipotesi di corruzione elettorale per aver, attraverso suo marito Sandro Cataldo ora ai domiciliari, comprato per 50 euro i voti per eleggerla al Consiglio regionale nel 2020. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

La scelta non è stata condivisa con gli alleati, ma “solo” comunicata per telefono a Elly Schlein, pochi minuti prima di ufficializzarla ai giornalisti. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

In risposta, la folla di cittadini riunitisi in piazza Ferrarese per sostenere il sindaco uscente, Antonio Decaro. Prima l’eventualità di uno scioglimento del Comune per presunte infiltrazioni mafiose, sollevata direttamente dal governo. (Open)

"È inconcepibile che un leader nazionale venga a Bari e decida di sospendere le primarie. Lo ha detto il candidato sindaco del Pd, Vito Leccese, nella manifestazione in piazza a Bari confermata dopo l'annullamento delle primarie da parte del suo rivale e del leader del M5S Giuseppe Conte. (Tiscali Notizie)

“È sorprendente perché Conte mette in conto di perdere Bari per fare un dispetto al Pd e credo che invece ancora ora, a mente fredda, si debba ragionare tenendo conto di un quadro che non deve essere sottovalutato né minimizzato. (Il Fatto Quotidiano)

Schlein ha preso male la scelta annunciata ieri di cancellare la partecipazione del M5s alla primarie appoggiando in ogni caso Michele Laforgia: «Mi dispiace di questa reazione» del Pd, dice Conte, «ma noi non accettiamo mancanza di rispetto e nessuno può permettersi di dire che il M5s è sleale o alludere a questo». (Open)

Parafrasando il titolo di un celebre libro, il campo largo si è fermato a Bari. A preoccupare la sinistra nostrana, oltre ovviamente alle grane giudiziarie, è soprattutto la matassa politica creata dal leader del Movimento 5stelle, Giuseppe Conte. (ilGiornale.it)